Pubblichiamo il comunicato stampa congiunto diramato il 19 luglio dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri con cui si proclama lo stato di agitazione e una manifestazione davanti a Palazzo Chigi il prossimo 28 luglio.
Comunicato stampa congiunto diramato il 19 luglio dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri
Manifestazione davanti a Palazzo Chigi il prossimo 28 luglio Roma, 19 luglio 2006.
I Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri e tutte le organizzazioni sindacali di categoria hanno esaminato oggi, nel corso di una riunione congiunta, i riflessi derivanti dal decreto legge Competitività (DL 223/06) approvando un documento unitario.
In particolare, i Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri, condividono da sempre ogni sforzo volto a liberare da vincoli e da gravami inutili attività che non giustificano limitazioni, avendo da sé autoregolamentato, e non certo da oggi, sia la pubblicità informativa che la possibilità di deroga ai minimi tariffari; sono pertanto favorevoli ad una riforma delle professioni intellettuali, rispettosa delle esigenze del mercato, ma che maturi in un contesto coordinato e concertato, affidata al dicastero competente, senza inorganiche e parziali anticipazioni; ritengono che nessun contributo realmente liberalizzatore ed incisivo del recupero della competitività sia contenuto nelle disposizioni fiscali del decreto che, esattamente al contrario delle asserite finalità, comporterebbero, se non modificate in sede di conversione in legge, nuovi gravosi adempimenti largamente inutili con sicuri costi aggiuntivi per le imprese ed i contribuenti in genere; lamentano una visione inaccettabile della funzione professionale, in ambito fiscale, sempre più orientata a sopperire alle carenze della pubblica amministrazione, con un appesantimento delle responsabilità che peraltro non trova riscontro in adeguati corrispettivi; evidenziano il profondo stato di disagio che emerge dagli oltre 100 mila commercialisti che compongono le categorie che si avviano al processo di unificazione che li ha portati ad essere protagonisti dell'unica reale riforma del comparto professionale degli ultimi decenni.
Le associazioni sindacali di categoria (ADC, ANDOC, SNRC, UNAGRACO, UNGDC) con decisione unanime, nell'interesse dei contribuenti e dei propri iscritti, hanno proclamato lo stato di agitazione permanente indicendo una assemblea generale dei propri delegati a Roma nella giornata del 28 luglio per manifestare di fronte a Palazzo Chigi.