I lavoratori iscritti in via esclusiva alla gestione separata pagheranno dunque per il 2012 un contributo pari al 27,72% (ripartito in 27% per la pensione e 0,72% per il fondo maternità e assegni familiari), di cui il 9,24% a proprio carico e il 18,48% a carico del committente. In caso di associazione in partecipazione, il 15,25% sarà a carico dell'associante e il restante 12,47% a carico dell'associato. Il professionista senza cassa, invece, pagherà la totalità del contributo, ma potrà addebitare in fatture un 4% a titolo di rivalsa.
I lavoratori iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria o titolari di pensione pagheranno un'aliquota del 18%, di cui il 6% a proprio carico e il 12% a carico del committente. In caso di associazione in partecipazione, l'associante pagherà il 9,90% e l'associato l'8,10%. Il professionista senza cassa, invece, pagherà la totalità del contributo, ma potrà addebitare in fatture un 4% a titolo di rivalsa.
Dal 1° gennaio, inoltre, la manovra Monti (Legge n. 214/2011) ha apportato una importante novità: sono state estese le tutele in materia di malattia anche per i professionisti senza cassa. Si tratta di un'importante provvedimento, considerato che questa categoria di contribuenti versava già in passato l'aliquota aggiuntiva dello 0,72% relativa a tali prestazioni, senza però poterne beneficiare.