Da 20 anni dunque continua l'impegno costante in favore dell'occupazione e delle buone condizioni di lavoro per le donne e uno dei fattori positivi è la strutturazione di quest'attività ed il suo essere sempre in divenire, grazie all'istituzione del "Comitato nazionale"1, incaricato di:
proporre, informare, promuovere le azioni positive; dare pareri sui progetti da finanziare, elaborare codici di comportamento; verificare l'applicazione delle leggi in materia di parità; promuovere una adeguata rappresentanza di donne negli organismi pubbliciAltro importante compito del Comitato è quello di emanare entro il 31 maggio di ogni anno il Programma Obiettivo, che indica le tipologie di progetti di azioni positive che intende promuovere. Tale "Programma Obiettivo 2012" è stato reso noto da una Nota del Ministero di agosto.
Progetti ammissibili
Al fine di rendere più significativo l'impatto sia in termini di efficacia che di ampiezza territoriale, non solo immediata, ma anche mediata grazie alla facilità della disseminazione delle best practices, i progetti finanziati saranno in numero limitato.
Altre caratteristiche fondamentali dei progetti, per risultare vincenti, sono:
Inoltre le iniziative devono avere una durata non superiore ai 24 mesi e riferirsi solo ad una delle azioni di seguito elencate.
Questi sono i tratti salienti che devono connotare i progetti presentati sotto qualunque azione.
Infatti per l'annualità in corso sarà possibile presentare candidature per tre tipologie di azioni:
Ma vediamoli nel dettaglio:
OCCUPAZIONE E REINSERIMENTO LAVORATIVO
Sono finanziate le azioni (alternativamente una delle due) per:
COSTITUZIONE O CONSOLIDAMENTO D'IMPRESA
Quanto al primo punto, vale a dire la costituzione, sono agevolabili i progetti di formazione, qualificazione/riqualificazione, orientamento ed accompagnamento per fornire le giuste competenze alle donne che,nella totalità o per la maggioranza della compagine sociale, intendano costituire una società per inserirsi nel mondo del lavoro.
Al progetto andranno indicati lo studio di fattibilità ed il piano di start up (un business plan).
In merito al consolidamento, invece, l'obiettivo è quello appunto di consolidare imprese in cui la maggioranza delle socie sia femminile, attraverso:
PROGETTI INTEGRATI DI RETE
Si tratta di progetti non rivolti ad una singola azienda o a un piccolo gruppo di imprese femminili, ma legati al territorio e quindi proposti da chi lo presidia o perché lo governa (Enti Pubblici) o perché ne vive strettamente il tessuto produttivo (Associazioni, Sindacati, Ordini Professionali).
Pertanto si tratta di progetti che abbiano i seguenti obiettivi:
Soggetti beneficiari
Indipendentemente dall'azione prescelta, ciascun progetto dovrà documentare le competenze specifiche del personale impiegato. Le capacità tecniche sono estremamente importanti per questo programma, proprio per il fatto che viene data particolare rilevanza all'elevata qualità delle proposte che saranno finanziate e quindi i candidati devono prestare particolare cura ai curricula dello staff che sarà incaricato della realizzazione delle attività.
I candidati devono essere costituiti da almeno 2 anni e non devono aver riportato condanne penali (requisito valido anche per i legali rappresentanti.
Ulteriori requisiti:
OCCUPAZIONE E REINSERIMENTO LAVORATIVO
Datori di lavoro o soggetti che si occupino di inserimento e reinserimento per conto dell'azienda che si prenderà carico poi di assumere le donne alla fine del loro percorso e comunque non oltre la fine del progetto.
COSTITUZIONE O CONSOLIDAMENTO D'IMPRESA
Per quanto concerne la costituzione possono candidarsi giovani laureate o neodiplomate, lavoratrici in situazione di precarietà, disoccupate madri, donne over 45, immigrate.
Se invece si intende consolidare, l'impresa femminile deve essere attiva (non costituita) da almeno due anni. Nel caso in cui la domanda sia presentata da altro soggetto (per esempio centro di formazione) è necessario presentare lettera di adesione al progetto sottoscritta dal legale rappresentante dell'"impresa target".
PROGETTI INTEGRATI DI RETE
Possono presentare istanza per questo tipo di progetti gli Enti Pubblici, le organizzazioni sindacali, gli ordini professionali, le associazioni di migranti, le associazioni di genere e le organizzazioni datoriali.
Gli Enti Pubblici che non abbiano approvato il Piano Triennale di azioni positive non possono candidarsi né in qualità di proponenti né di partners di progetto.
Tipologia ed entità dell'agevolazione ed erogazione del contributo
Anche se non è previsto un tetto massimo, il Comitato prevede di stanziare 80.000 euro per ogni progetto ammesso e può essere richiesto il totale o parziale rimborso dei costi inerenti.
Presentazione delle domande e scadenze
Il Ministero ha creato un area del proprio sito con tutte le indicazioni sul programma.
La domanda, in bollo e redatta su apposita modulistica, va inviata tramite raccomandata A.R. o corriere espresso con ricevuta di ritorno dal 1° ottobre al 30 novembre 2012 a:
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Segreteria Tecnica del Comitato Nazionale di Parità
Via Fornovo n. 8
00192 Roma