Con Sentenza n. 1880 del 27 gennaio 2024 la Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi in tema di whistleblowing chiarendo che, tale istituto, non è utilizzabile per scopi essenzialmente di carattere personale o per contestazioni del pubblico dipendente o rivendicazioni inerenti al rapporto di lavoro nei riguardi dei superiori. Questo tipo di conflitti, infatti, sono disciplinati da altre normative e procedure.
L'istituto, spiega la Cassazione, ha il duplice obiettivo di delineare un particolare status giuslavoristico a favore del soggetto che segnala illeciti e di favorire l’emersione di fatti illeciti all’interno delle organizzazioni pubbliche.
E' esclusa, dunque, la possibilità di utilizzarlo se la denuncia nei confronti del superiore avviene per interesse personale, come nel caso oggetto della sentenza.