Il 22 giugno scorso sono entrate in vigore alcune disposizioni della riforma del processo civile con particolare riferimento alla figura del Curatore speciale del minore, nominato dal giudice e incaricato di rappresentare e assistere un minore in tutti i procedimenti in cui ci sia l'ipotesi di un conflitto di interessi tra e con le parti del procedimento, o con i genitori.
Il Consiglio Nazionale Forense, considerata la delicata funzione che andranno a ricoprire gli avvocati chiamati a svolgere il nuovo incarico di Curatori speciali dei minori, ha pubblicato una serie di raccomandazioni, ispirate ai principi generali del codice deontologico forense: indipendenza, competenza, correttezza e lealtà.
Le Raccomandazioni, elaborate su proposta della commissione diritto di famiglia e con il contributo delle associazioni specialistiche di riferimento, si sviluppano su 6 ambiti:
Deontologia; Patrocinio a spese dello Stato; Costituzione in giudizio; Rappresentanza sostanziale; Collaborazione con tutte le parti del processo; Ascolto.