In tema di prezzi dell'energia e dei carburanti il Decreto energia approvato dal Governo nella seduta del 18 marzo scorso, interviene su quattro fronti.
In particolare, sono introdotti in favore delle imprese:
un credito d'imposta pari al 12% della spesa sostenuta per l'acquisto della componente energetica effettivamente utilizzata nel secondo trimestre del 2022, in favore delle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, diverse dalle imprese a forte consumo di energia elettrica. Il credito è riconosciuto qualora il prezzo della stessa, calcolato sulla base della media riferita al primo trimestre 2022, abbia subito un incremento del costo per kWh superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell'anno 2019; un credito d'imposta, in favore delle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale, pari al 20% della spesa sostenuta per l'acquisto del gas, consumato nel secondo trimestre solare dell'anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici, qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al primo trimestre 2022, dei prezzi di riferimento pubblicati dal Gestore dei mercati energetici (GME), abbia subito un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell'anno 2019.Esteso inoltre il Bonus sociale elettricità e gas. Per il periodo 1° aprile-31 dicembre 2022, il valore ISEE di accesso ai bonus sociali elettricità e gas sale da 8.265 a 12.000 euro.
Il Governo interviene inoltre con:
il potenziamento delle attività di sorveglianza sui prezzi e, quindi, dell'attività e gli strumenti a disposizione del Garante per la sorveglianza dei prezzi ("Mister prezzi") istituito presso il MISE.