La Legge di Bilancio 2025 (L. n. 207/2024) ha innalzato, da 800 euro a 1.000 euro per alunno, a partire dalla dichiarazione del prossimo anno, il limite di detraibilità delle spese sostenute per la frequenza di scuole dell’infanzia del primo ciclo di istruzione.
In particolare, possono essere detratti i costi relativi alla mensa scolastica e ai servizi scolastici integrativi, come quelli per l’assistenza al pasto e il pre e post scuola.
La detrazione spetta anche quando il servizio è reso per il tramite del Comune o di altri soggetti terzi rispetto alla scuola e anche se non è stato deliberato dagli organi d’istituto, essendo tale servizio istituzionalmente previsto dall’ordinamento scolastico per tutti gli alunni delle scuole dell’infanzia e delle scuole primarie e secondarie di primo grado.
Lo ha ricordato l'Agenzia delle Entrate, in risposta ad una richiesta di chiarimenti pubblicata sulla rivista telematica FiscoOggi.