Il dato è inequivocabile: più del 39% delle risposte degli oltre 2.700 esperti di gestione del rischio di 100 paesi indicano il Cyber risk al primo posto tra i possibili elementi di rischio. Soltanto sette anni fa, lo stesso era posizionato al quindicesimo posto. Basti pensare che gli effetti del Climate change sono considerati soltanto all'ottavo posto di questa speciale classifica.
Oggi, indipendentemente dal settore di attività, i dati sono tra gli assets aziendali più strategici in assoluto. Parallelamente, i sempre più frequenti casi di violazione, furto e divulgazione di dati riservati, manomissione o compromissione di sistemi informatici e di posta elettronica, con tutte le conseguenze anche legali oltre che sull'operatività delle imprese, causati da eventi questo tipo, obbligano ad una urgente e non differibile presa in carico da parte della dirigenza delle aziende di tutte le dimensioni. Anche a livello legislativo (vedi ad esempio la promulgazione da parte della Comunità Europea dei regolamenti che vanno sotto il nome generico di GDPR) ormai da tempo si sta cercando di sensibilizzare e responsabilizzare gli operatori economici e sociali su questi temi.
AteneoWeb ha predisposto e propone una bozza di "regolamento operativo", completamente personalizzabile ed adattabile a tutte le realtà, che vuole essere un disciplinare interno ad uso delle organizzazioni al fine di sensibilizzare il personale dipendente e i collaboratori esterni ad un corretto e sicuro utilizzo delle risorse e dei servizi informatici, nel rispetto dei diritti alla privacy ed alla riservatezza dei soggetti.
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