La normativa relativa alle start-up innovative preclude la distribuzione di utili anche nell'ipotesi di ricorso a contratti di associazione in partecipazione.
Lo ha chiarito l'Agenzia Entrate, con la Risposta n. 334/2022, precisando che, tale conclusione, è anche avvalorata dal fatto che il divieto di distribuzione di utili è finalizzato a favorire l'investimento degli stessi per la crescita della start-up innovativa. Qualora si procedesse a remunerare l'associato in partecipazione con tali utili, dunque, verrebbe meno il comportamento virtuoso che la norma agevolativa intende premiare con le corrispondenti agevolazioni fiscali.