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Lunedì 19/09/2011
E' INESISTENTE LA CARTELLA ESATTORIALE NOTIFICATA DIRETTAMENTE DALLA SOCIETA' DI RISCOSSIONE
a cura di: Studio Legale StanizziCon la mancata impugnazione della sentenza anche la società di riscossione riconosce la nullità insanabile della notifica.
Prende sempre più corpo la tesi sull'inesistenza delle cartelle esattoriali notificate dalla società di riscossione direttamente per posta, attraverso una semplice raccomandata a.r, senza l'intermediazione dell'ufficiale giudiziario o di altro soggetto espressamente autorizzato dalla Legge.
Ed infatti, la società di riscossione "Equitalia E.TR. SpA" non ha promosso appello avverso la sentenza n. 350/01/2010 depositata in data 18 novembre 2010 dalla Prima Sezione della Commissione Tributaria Provinciale di Catanzaro, che in un ricorso depositato nel maggio 2010, di rilevante entità economica ( € 279.275,60 - duecentosettantanovemiladuecentosettantacinque/60), ha così deciso:
".....valuta assorbente di ogni altra questione dibattuta tra le parti l'eccezione di nullità della notifica della cartella di pagamento impugnata, dovendosi rilevare che l'ar. 26 del DP 602/1973 richiede espressamente e comunque la notifica dell'atto impositivo predetto, notifica che può avvenire "anche mediante invio di raccomandata con avviso di ricevimento" ma sempre per il tramite di un soggetto abilitato. Sono a tal fine illuminanti gli artt. 148 e 149 del cpc e l'art. 3 della legge n. 890/1982, che specifica le singola formalità che l'intermediario qualificato ( Ufficiale Giudiziario o altro soggetto autorizzato) deve compiere quando ricorre per la notificazione all'Ufficio Postale a cominciare dalla stesura della relazione di notificazione sull'originale e sulla copia dell'atto. Poiché nulla di tutto ciò si è in concreto verificato, ne consegue la nullità insanabile della notifica".
La citata sentenza passata in giudicato costituirà certamente "un pilastro" sul quale i contribuenti interessati potranno erigere le loro granitiche difese giudiziarie e potrebbe mettere in serio pericolo il recupero di circa 30 milioni di cartelle esattoriali.Avv. Gian Paolo Stanizzi