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Venerdì 01/06/2012
Prevenzione e contrasto all'evasione: l'Agenzia detta il vademecum 2012
a cura di: FiscoOggiInterventi mirati in seguito ad approfondite analisi di rischio, con l'apporto decisivo delle indagini finanziarie, da effettuare nell'ambito di ciascuna realtà territoriale.
Attività di tutoraggio estesa a tutti i 3.200 grandi contribuenti, specifici piani di intervento estesi ad almeno un quinto delle medie imprese, accertamenti selettivi, condotti anche con l'apporto decisivo delle indagini finanziarie, su piccole imprese e lavoratori autonomi, più approfonditi controlli sulle deduzioni di oneri e detrazioni d'imposta effettuate dalle persone fisiche.
Queste le indicazioni agli uffici delle Entrate, contenute nella circolare n. 18/E del 31 maggio, per rendere sempre più efficace l'attività di prevenzione e contrasto all'evasione.
Gli ottimi risultati conseguiti nel corso del 2011 nell'attività di controllo fiscale in termini qualitativi sono dovuti anche alla rimodulazione degli obiettivi numerici che ha permesso di concentrare l'attività di accertamento sulle situazioni di effettiva e consistente evasione. Si sono registrati aumenti dell'ammontare medio e delle maggiori imposte accertate e definite a seguito di dei singoli controlli.
Proseguendo su questa linea di tendenza, gli obiettivi numerici per il 2012 vengono sostanzialmente confermati rispetto ai controlli eseguiti e consuntivati nel corso del 2011.
Una approfondita analisi del rischio, coadiuvata da una buona conoscenza della realtà territoriale, è la base dalla quale bisognerà partire per prevenire i fenomeni di evasione ed elusione più diffusi, evitando quelle contestazioni meramente formali che comportano l'utilizzo di risorse umane e temporali in attività di scarso interesse sul piano fiscale e del gettito che ne consegue.
Saranno tenuti sotto la lente d'ingrandimento quei comportamenti evasivi che, per loro natura, si prestano a essere costantemente riproposti, determinando una perdita sistematica di gettito.
Tra questi, emerge il fenomeno dell'omessa contabilizzazione di ricavi o compensi da parte di imprese e lavoratori autonomi, cui consegue una notevole evasione sia delle imposte dirette che dell'Iva.
Sempre in "campo" Iva, saranno affinati i controlli riguardanti i corretti adempimenti degli obblighi riguardanti l'imposta. Spesso la consistente evasione dell'Iva si realizza, oltre che attraverso la mancata contabilizzazione di ricevute e fatture emesse, anche attraverso il meccanismo del pro-rata o le operazioni con l'estero. Per contrastare questi comportamenti elusivi, è previsto l'utilizzo di specifiche metodologie di controllo, diramate recentemente dall'Amministrazione centrale, attraverso le quali incrementare l'ammontare della maggiore Iva accertata e definita.
Per intercettare poi i numerosi fenomeni di sottodimensionamento del reddito complessivo dichiarato dalle persone fisiche, andrà monitorato il tenore di vita familiare da comparare con i redditi dichiarati. L'individuazione di rilevanti discrasie consentirà di procedere ad accertamenti sintetici che potranno garantire un significativo aumento delle maggiori imposte sul reddito accertate e definite.
Questi i tratti generali del documento di prassi indirizzato alle strutture locali dell'Agenzia, regionali e provinciali, che detta le linee di intervento da seguire nel corso dell'anno, nell'ambito delle "attività specifiche" e delle "attività trasversali", in prosecuzione di quanto già indicato nelle omologhe circolari degli ultimi anni (nn. 13/2009, 20/2010 e 21/2011).
In particolare, nel 2012 l'attività di tutoraggio sarà estesa a tutti i grandi contribuenti esercenti attività d'impresa (circa 3.200 soggetti) mentre, per quanto riguarda le imprese di medie dimensioni saranno attuati specifici piani di intervento, da realizzare in stretto coordinamento con la Guardia di Finanza, per raggiungere almeno un quinto della platea degli interessati.
Rimangono sostanzialmente gli stessi gli obiettivi numerici, fortemente ridimensionati lo scorso anno, riguardanti i controlli nel comparto delle imprese di minori dimensioni e dei lavoratori autonomi, in modo da consentire un miglioramento sul piano qualitativo e un consistente aumento del gettito dell'Iva accertata e definita, cui è connesso l'incremento dei risultati sul fronte dell'imposizione reddituale. In questo ambito è previsto un forte impulso alle indagini sui rapporti finanziari, con la verifica, in particolare, delle movimentazioni sui conti correnti bancari che permettono una ricostruzione presuntiva dell'effettivo volume d'affari conseguito da questa tipologia di contribuenti.
Per quanto riguarda gli enti non commerciali, le Onlus e quanti usufruiscono di regimi agevolativi, la circolare ricorda che solo recentemente è stata pianificata l'attività di controllo di questo specifico settore in modo distinto e organico, permettendo il raggiungimento, nel 2011, di importanti risultati che vanno consolidati nell'anno in corso.
Risultati assai positivi sono stati raggiunti nell'ambito dei controlli sulle persone fisiche anche grazie all'adozione di nuove metodologie organizzative che andranno reiterate e migliorate in questo anno. In particolare, andranno effettuati controlli di massa su oneri dedotti e detrazioni d'imposta relativi alle dichiarazioni dei redditi 2009 per contrastare il fenomeno della "microevasione".
Gli accertamenti ordinari si concentreranno sui contribuenti ad alta capacità contributiva nell'ambito di ciascuna provincia: verranno esaminate le posizioni di coloro che posseggono un patrimonio, mobiliare e immobiliare, superiore ai 5 milioni di euro.
Lilia ChiniFonte:
www.nuovofiscooggi.it