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Venerdì 09/01/2015
La legge di stabilità 2015: prima sintesi delle principali novità fiscali
a cura di: AteneoWeb S.r.l.Legge 190 del 23.12.2014.
La legge di stabilità 2015 è stata definitivamente approvata e pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 29 dicembre 2014 (Legge 190 del 23.12.2014).
Il testo definitivo si compone di un solo articolo con ben 735 commi (oltre a tabelle e altri allegati).
Riepiloghiamo in sintesi le principali novità fiscali che saranno oggetto di successivi approfondimenti:- Nuovo regime dei minimi con imposta sostitutiva al 15%.
- Novità IRAP:
- è abrogata la norma (D.L. n. 66/2014) che prevedeva la riduzione dell'aliquota ordinaria dal 3,9% al 3,5%;
- dal periodo d'imposta 2015 il costo del lavoro per i dipendenti a tempo indeterminato sarà deducibile integralmente dalla base imponibile IRAP;
- ai contribuenti (imprese e professionisti) privi di personale dipendente spetterà per il 2015, un credito d'imposta pari al 10% dell'IRAP lorda liquidata in dichiarazione annuale; il credito d'imposta potrà essere utilizzato in compensazione a decorrere dall'anno in cui verrà presentata la relativa dichiarazione IRAP (e quindi nel 2016).
- Novità per il ravvedimento operoso
- Dal 1° gennaio 2015 la fatturazione delle seguenti operazioni, nei rapporti tra soggetti passivi IVA, andrà effettuata applicando il regime dell'inversione contabile (reverse charge): prestazioni di servizi di pulizia, di demolizione, di installazione di impianti e di completamento relative ad edifici
- Il regime dell'inversione contabile (reverse charge) andrà applicato anche per le cessioni di beni effettuate nei confronti della grande distribuzione (ipermercati, supermercati, discount) ma per la definitiva entrata in vigore, in questo caso, sarà necessario attendere l'autorizzazione del Consiglio dell'Unione Europea
- Per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nei confronti della Pubblica Amministrazione è introdotto lo split payment. Diversamente dal reverse charge, il sistema dello split payment non incide sulle modalità di fatturazione: il fornitore continuerà ad emettere le fatture con le modalità ordinarie e quindi addebitando l'IVA, ma sarà la PA a provvedere al versamento dell'IVA all'erario (e non al fornitore)
- Sale dal 10% al 22% l'IVA sul pellet (combustIbile).
- Scende al 4% l'IVA per e-book (libri digitali)
- Detrazione IRPEF per i lavori di ristrutturazione edilizia e acquisto di mobili confermata al 50% e per la riqualificazione energetica o l'adeguamento antisismico al 65%, fino a dicembre 2015. Aumenta dal 4 all'8% la ritenuta d'acconto operata dagli istituti di credito sui bonifici effettuati dai clienti in favore delle imprese esecutrici.
- Diventa strutturale il bonus 80 euro mensili per i lavoratori dipendenti con reddito inferiore a 24mila euro (e proporzionalmente inferiore fino alla soglia di 26mila euro di reddito annuo)
- Bonus bebè di 80 euro mensili, per le famiglie con ISEE fino a 25mila euro; maggiorato per le famiglie con ISEE fino a 7mila euro.
- Moratoria mutui e finanziamenti dal 2015 al 2017: per i dettagli è necessario attendere un apposito decreto interministeriale.
- TFR in busta paga: dal 1° marzo 2015 al 30 giugno 2018 i lavoratori dipendenti potranno chiedere l'anticipo del trattamento di fine rapporto in busta paga. Il TFR percepito in busta paga sarà però tassato con modalità ordinaria (e non agevolata/separata come avviene normalmente per il TFR percepito alla fine del rapporto di lavoro). Le PMI, per far fronte al maggior impegno finanziario, potranno chiedere un finanziamento bancario agevolato.
- Sale dall'11% al 20% l'imposta a tassazione sui fondi pensione e al 26% quella per le casse previdenziali dei professionisti. Verranno agevolati i fondi che investiranno in "attività di carattere finanziario a medio o lungo termine individuate con decreto del Mef"
- Sale dal 5% al 77,74%, con effetti dal 1° gennaio 2014, la quota imponibile degli utili distribuiti da fondazioni ed enti non commerciali. Per compensare gli effetti retroattivi della norma, è previsto un credito d'imposta pari alla maggiore imposta dovuta (33,33% per il 2014), utilizzabile dal 2016.