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Mercoledì 28/07/2010
LA STIMA DEL VALORE ECONOMICO DI UN'AZIENDA FAMILIARE IN CRISI A SEGUITO DEL PASSAGGIO GENERAZIONALE
a cura di: RireaNei recenti studi di economia aziendale la valutazione d'azienda sta acquisendo una importanza sempre maggiore date le nuove e più complesse esigenze di cui il mondo imprenditoriale si è fatto nel tempo portatore.
>Nei primi studi di questa importante branca della consulenza aziendale, i dettami valutativi erano essenzialmente caratterizzati da fattori di natura empirica; solo di recente, dall'inizio degli anni ottanta, si è assistito ad una radicale inversione di tendenza che ha indotto gli studi sulla valutazione ad elaborare modelli di stima sempre più sofisticati e quanto più possibile ancorati a criteri di riferimento comunemente accolti e oggettivamente individuati.
La valutazione non può essere considerata come attività a se stante, ma si presenta come un processo articolato e complesso che richiede l'acquisizione di conoscenze e competenze sia in campo ragionieristico sia economico e sociale; l'azienda, infatti, oggetto di valutazione può essere definita un'"universitas rerum", ovvero un complesso di beni organizzati e di relazioni sociali, che nasce e cresce in un contesto socio-economico dinamico e fortemente mutevole.
Per tanto il valore attribuibile ad una azienda in funzionamento non sarà sicuramente dato dalla semplice somma algebrica dei singoli beni che la compongono. Altro aspetto di massima importanza è la scelta dell'approccio valutativo per la stima di un valore economico d'azienda quanto più attendibile possibile, il quale deve essere sempre correlato allo scopo che s'intende perseguire. Sarebbe infatti erroneo ritenere che i valori attribuiti ad un'azienda in funzionamento coincidano, ad esempio, con i valori attribuiti alla stessa azienda in sede di fusione, trasformazione o liquidazione. Conseguenza diretta di questo indirizzo, ormai consolidato, è che un patrimonio deve necessariamente ricevere l'attribuzione di un valore che sia diverso a seconda del fine proprio cui la valutazione è diretta.
Oggetto del presente studio è un'azienda familiare, che opera costantemente in perdita a causa dei dissidi sorti a seguito di un turbolento passaggio generazionale, posta in procedura fallimentare, di cui si richiede la valutazione per una ipotetica cessione dell'intero complesso aziendale. Di fronte ad un'azienda familiare in crisi, nella stima del valore economico non e' possibile prescindere dall'analisi delle cause che hanno determinato il dissesto aziendale.
Lo stesso patrimonio aziendale che prima del passaggio generazionale rappresenta un fattore di attrattività per le generazioni future e quindi accresce il valore economico dell'azienda, durante il cambio generazionale diviene causa di dissidi e contrasti per accaparrarsi la quota di maggioranza ed esercitare il potere sull'azienda. In un tale contesto, una stima del valore economico fondata solo sull'osservazione del patrimonio aziendale, ormai dissipato dai contendenti, risulta al quanto riduttiva, sarà necessario, invece, individuare fattori economici, assets, capaci di generare flussi di reddito costanti e duraturi nel tempo. Elementi di redditività per l'azienda potrebbero essere alcuni intangibile assets non contabilizzati, quali il marchio, ad esempio, che può essere dato in licenza a terzi dietro pagamento di un canone prestabilito.
Stimando il valore attuale dei flussi di reddito generati dall'utilizzo o dalla concessione del marchio, è possibile individuare una componente positiva del valore economico dell'azienda in perdita capace di mitigare gli effetti negativi di un cambio generazionale che abbatte pesantemente il valore dell'azienda.
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