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Lo Split Payment: mini guida per i fornitori delle pubbliche amministrazioni
a cura di: Studio Meli S.t.p. S.r.l.
Pubblicazione / aggiornamento: Lunedì 11/05/2015La legge di stabilità 2015 (legge 23 dicembre 2014, n. 190) ha modificato il DPR 633/1972, introducendo l'art. 17-ter, che prevede il meccanismo della scissione dei pagamenti (c.d. split payment).
In sintesi, il meccanismo dello split payment prevede che, in relazione agli acquisti di beni e servizi effettuati dalle pubbliche amministrazioni contemplate dalla norma, per i quali queste non siano debitori d'imposta (ossia per le operazioni non assoggettate al regime di reverse charge), l'IVA addebitata dal fornitore nelle relative fatture dovrà essere versata dall'amministrazione acquirente direttamente all'erario, anziché allo stesso fornitore, scindendo quindi il pagamento del corrispettivo dal pagamento della relativa imposta.
Il fornitore, in sede di liquidazione periodica, non dovrà considerare l'IVA riferita ad operazioni assoggettate a split payment.
Da disciplina è nuova per le imprese italiane e coinvolge una vasta platea di soggetti. Per agevolare il lavoro del professionista che assiste le piccole imprese, abbiamo predisposto un modello di lettera da indirizzare al cliente.
La lettera è una mini-guida, di facile lettura, che riepiloga la fattispecie, i soggetti e le operazioni interessati (e quelle escluse) e i principali adempimenti da porre in essere.
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