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Gli indici di affidabilità fiscale, l'adeguamento per l'anno d'imposta 2021 e le novità in caso di controlli
a cura di: Studio Meli S.t.p. S.r.l.
Pubblicazione / aggiornamento: Giovedì 22/06/2023
Ormai da alcuni anni sono stati introdotti gli ISA (Indici Sintetici di Affidabilità) con l’obiettivo di favorire l’assolvimento degli obblighi tributari e incentivare l’emersione spontanea di basi imponibili per gli esercenti attività di impresa, arti o professioni.
In particolare, gli ISA dovrebbero esprimere una misura di sintesi sul grado di affidabilità dei comportamenti fiscali dei contribuenti mediante una metodologia statistico-economica (alimentata da un sistema di indicatori elementari basato su dati e informazioni relativi a più periodi d’imposta).
I contribuenti che non raggiungono un grado di affidabilità “sufficiente”, pari a 6, hanno la possibilità di adeguarsi aumentando il reddito ai fini ISA; l’adeguamento non è mai obbligatorio e il contribuente potrebbe decidere di non adeguarsi, mantenendo un grado di affidabilità definito con “insufficiente”.
Il termine fissato per l’invio delle dichiarazioni fiscali e con esse quindi anche dei modelli ISA è il 30 novembre.
Il Mef, con apposito Decreto, ha introdotto, esclusivamente per l’anno d’imposta 2022, i correttivi congiunturali da applicare agli Isa, al fine di adeguarne i risultati agli effetti di natura straordinaria della crisi economica e dei mercati conseguente al perdurare della difficoltà susseguenti alla pandemia, alle tensioni geopolitiche, all’aumento del prezzo dell’energia, degli alimentari e delle materie prime e all’andamento dei tassi di interesse.
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