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Ricorso avverso avviso di accertamento costi riferiti a compravendita ritenuta fittizia
a cura di: Dott. Attilio Romano
Pubblicazione / aggiornamento: Giovedì 18/04/2024
Per i contribuenti raggiunti da atti impositivi aventi per oggetto contestazioni riguardanti l’utilizzazione di fatture per acquisto di beni riferite asseritamente ad operazione fittizia. si pone il problema di confutare le presunzioni dell’Amministrazione finanziaria provando in giudizio l’infondatezza dell’atto opposto e dimostrare l’effettività della compravendita anche attraverso la produzione di documentazione idonea a provare l’effettiva realizzazione della compravendita oggetto del rilevo, nonché mediante l’ausilio di qualsiasi elemento probatorio tesi a contrastare gli elementi indiziari verbalizzati dai verificatori.
È stato ipotizzato che l’avviso di accertamento derivi da attività istruttoria eseguita dalla Guardia di Finanza.
Tra le eccezioni preliminari all’avviso di accertamento, pertanto, sono stati altresì dedotti i seguenti vizi:
- Difetto di sottoscrizione dell’atto;
- Violazione della norma contenuta nell’art. 41-bis, D.P.R. n. 600/73;
- Difetto di motivazione.
Si propone, a beneficio dei Lettori, una traccia di ricorso per eccepire in innanzi gli organi della giustizia tributaria, l’annullamento degli avvisi di accertamento che contestano al soggetto acquirente l’utilizzazione di fatture per operazioni – cessioni di beni - oggettivamente inesistenti.
Prezzo: 200.00 € +iva