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Memoria difensiva per contenzioso da richiesta rimborso IRAP medici
a cura di: Studio Dott. Alvise Bullo
Pubblicazione / aggiornamento: Giovedì 22/07/2010Memorie illustrative IRAP/professionisti che si basano su ricorso di un medico (psichiatra): esame di un caso.
Le memorie illustrative rappresentano un importantissimo strumento per provare a vincere in contenzioso tributario. Infatti, considerando che spesso gli Uffici non sono in grado di seguire tutti i fascicoli, le stesse rappresentano il definitivo "sorpasso" del ricorrente verso la vittoria (per un approfondimento si rinvia a: A. Bullo e C. Nocera, Il Sole 24 Ore, (Il Dossier del lunedì), n. 144 del 26 maggio 2008, pag. 3).
Dette memorie (riguardanti un caso reale) poggiano molto sulla replica a controdeduzioni di controparte la quale vorrebbe far ritornare in auge un passato oramai "preistorico" in IRAP e totalmente bocciato tale per cui partita IVA = IRAP. Appaiono necessarie dette puntualizzazioni per "assicurarsi" un'auspicata semplice pubblica udienza nella speranza di poterla vincere. Inoltre, le stesse sono ricche di giurisprudenza e di ragionamenti sistematici.
Le stesse sono inoltre idonee a smontare la tesi avversaria tale per cui: se un medico lavora in un ente Ospedaliero, USL, ecc allora sfrutterà l'organizzazione dell'ente e quindi deve IRAP. Se viceversa si apre uno studio in proprio, allora avrà l'autonoma organizzazione. Tradotto: sempre e comunque deve IRAP. Non è certamente così in diritto, questo vorrebbe dire un ritorno a prima del 1998 e una completa violazione dell'art 24 e 53 della Costituzione in virtù di un auspicio di gettito. La musica, in diritto, è cambiata eccome: si legga l'art. del SOLE ORE del 06 luglio 2009 dove si dice che i piccoli (come certamente nel caso di specie posto che il ricorrente non ha dipendenti, né collaboratori, aveva quote di ammortamento pari a circa 400,00 E e parte dell'attività derivava da convegni) in IRAP nel 90% dei casi vincono.
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