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Risoluzione Agenzia Entrate n. 208 del 07.11.2003
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Imposta di registro, ipotecaria e catastale - Decreti di esproprio e atti di cessione volontaria di immobili a favore di KJ S.p.A. - Trattamento tributario
Risoluzione Agenzia Entrate n. 208 del 07.11.2003Codesta Direzione Regionale ha chiesto che vengano forniti definitivi chiarimenti sulla questione, riproposta dalla Società KJ S.p.A. (d'ora in poi KJ) con istanza di riesame di un interpello, relativa al trattamento fiscale ai fini dell'imposta di registro degli atti di espropriazione per pubblica utilità o di trasferimento coattivo della proprietà o di diritti reali di godimento posti in essere dalla stessa KJ. In particolare, ha chiesto se i suddetti atti rientrano tra quelli per i quali l'articolo 57, comma 8, del testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro, approvato con d.P.R. 26 aprile 1986, n. 131 prevede l'esenzione.
Ha chiesto, altresì, che venga chiarito se, in caso di risposta affermativa, l'esenzione sia operante anche per l'imposta ipotecaria e catastale.
La problematica rappresentata concerne l'applicazione, anche alle espropriazioni operate dalla società KJ, della disposizione di cui al citato articolo 57, comma 8, ai sensi della quale "Negli atti di espropriazione per pubblica utilità o di trasferimento coattivo della proprietà o di diritti reali di godimento (...) l'imposta non è dovuta se espropriante o acquirente è lo Stato".
Sulla questione codesta Direzione fa presente che, appositamente interpellata su analoga problematica, si è espressa negativamente in considerazione che la società KJ non è partecipata direttamente dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, atteso che il relativo pacchetto azionario è attualmente detenuto dalla WX S.p.A., la quale a sua volta è interamente controllata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze.
Codesta Direzione Regionale, nelle risposte fornite, ha tenuto conto di quanto espresso dal Consiglio di Stato, Sez. III, con il parere n. 515/98 del 14 dicembre 1999, nel quale, per analoga questione concernente le XZ S.p.A., aveva affermato che il regime fiscale di favore in materia di imposta di registro, previsto per le Amministrazione statali, si applica anche agli atti di espropriazione per pubblica utilità o di trasferimento coattivo della proprietà o di diritti reali di godimento posti in essere dalla società XZ S.p.A., fino a quando la sua privatizzazione si trova in una fase iniziale, in cui le relative azioni restano interamente in mano pubblica e, conseguentemente, la società mantiene immutata la natura di impresa pubblica.
Preliminarmente, per assicurare una analisi attuale della problematica prospettata, è opportuno ricostruire, sulla base di quanto precisato dalla stessa KJ, l'evoluzione del gruppo XZ:
- in data 19 luglio 1991 è stata costituita la società KJ S.p.A., con una partecipazione azionaria del 45,5% detenuta dall'Ente XZ (concedente) e il restante 54,5% detenuto da altri soci;
- nel 1992 l'Ente XZ è stato trasformato in società per azioni (con denominazione sociale: XZ - Società di Trasporti e Servizi per Azioni), la quale è succeduta all'Ente nel rapporto concessorio con KJ;
- dal 10 marzo 1998 l'intero capitale sociale di KJ è detenuto da XZ - Società di Trasporti e Servizi per Azioni (società controllante di KJ e concedente);
- nell'ambito del più recente processo di riorganizzazione societaria del Gruppo XZ, a seguito prima della cessione del ramo d'azienda "Trasporto" a YH S.p.A. e, successivamente, del trasferimento, con atto di scissione parziale, dei rami d'azienda "Corporate" e "Centro Servizi di Gruppo" alla XZ S.r.l., oggi denominata XZ S.p.A., le XZ - Società di Trasporti e Servizi per Azioni, che ha cambiato la sua denominazione sociale in WX - WX S.p.A., ha mantenuto il ramo aziendale "Gestione dell'Infrastruttura" e con esso, l'intera partecipazione in KJ.
La società KJ, quindi, è attualmente controllata al 100% dalla WX S.p.A., la quale a sua volta è controllata al 100% dalle XZ S.p.A., controllata quest'ultima al 100% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze.
Pertanto, considerati i notevoli mutamenti verificatisi nel processo di privatizzazione della società XZ S.p.A, nonchè la conseguente evoluzione della società KJ S.p.A., la scrivente ha ritenuto opportuno interpellare il Consiglio di Stato sull'applicabilità o meno dell'esenzione prevista per lo Stato dall'art. 57, comma 8, del testo unico dell'imposta di registro, ai decreti di esproprio, nonché agli atti di cessione volontaria a favore della KJ.
Con il parere n. 1846/03, del 10 giugno 2003, la sezione III del Supremo Organo consultivo ha ritenuto condivisibili le argomentazioni esposte da codesta Direzione Regionale nelle risposte alle istanze di interpello relative alla questione de qua.
Il Consiglio di Stato ha affermato che "...con il precedente parere del 14 dicembre 1999 si è sottolineata l'esistenza, a quel momento, di una fase soltanto iniziale del previsto processo di privatizzazione, con la conseguenza, quindi, che ogni soluzione proposta in ordine ai problemi inerenti al regime fiscale di favore (...) poteva ritenersi valida soltanto in via transitoria..."
Ha, inoltre, precisato che nello stesso parere, "...si dava rilievo alle disposizioni dell'articolo 15 del decreto-legge n. 333 del 1992, intese a mantenere provvisoriamente in vigore le norme legislative e statutarie riguardanti i singoli enti, fino all'approvazione dei relativi statuti, ivi comprese - per quanto riguarda la società ferroviaria - le disposizioni dell'articolo 24 della legge 17 maggio 1985, n. 210, volte a conservare la validità alle agevolazioni di tipo fiscale già previste in favore dell'ente XZ".
Invero, allo stato attuale del processo di privatizzazione le condizioni di fatto e i suddetti presupposti normativi non sono riconducibili alla situazione della KJ S.p.A.
Infatti, continua il Consiglio di Stato, "il completo riassetto del settore, da un lato, e l'attribuzione dell'intero pacchetto azionario della KJ S.p.A. alla società denominata "WX S.p.A.", scorporata dal gruppo ferroviario, impediscono che possono ancora ritenersi valide le argomentazioni riferite, precedentemente, ad un organismo del tutto diverso, caratterizzato da una partecipazione esclusiva - in via diretta - dello Stato e caratterizzato, altresì, dalla applicabilità, in via transitoria, di una disciplina speciale comportante agevolazioni di vario ordine".
Il Consiglio di Stato ha, altresì, ritenuto non fondate le osservazioni di carattere economico secondo le quali il pagamento dell'imposta di registro si risolverebbe sostanzialmente in una "partita di giro" di somme facenti tutte capo al bilancio dello Stato. Infatti, evidenzia che "...in base alle vigenti disposizioni in materia di contabilità generale dello Stato, di cui alla legge 5 agosto 1978, n. 468, i conti della menzionata KJ S.p.A. non sono da includere tra quelli degli enti compresi nel settore pubblico allargato, con la conseguenza che (...) ragioni di ordine strettamente contabile non consentirebbero una sorta di "compensazione" tra partite afferenti, rispettivamente, a detta società e al bilancio statale".
Sulla base delle argomentazioni riportate il Consiglio di Stato si è parimenti pronunciato negativamente in merito all'esenzione da imposte ipotecaria e catastale degli atti di espropriazione posti in essere dalla KJ, poiché le relative formalità e le volture non possono essere ricomprese tra quelle "...eseguite nell'interesse dello Stato", di cui rispettivamente agli articoli 1, comma 2, e 10, comma 3, del testo unico delle disposizioni concernenti le imposte ipotecarie e catastale, approvato con d.lgs 31 ottobre 1990, n. 347.
Pertanto, sulla base delle motivazioni addotte nel parere n. 1846/03, del 10 giugno 2003, dal Supremo Organo consultivo, questa Direzione Centrale, considerato lo stato attuale del processo di privatizzazione e la normativa vigente, ritiene che per gli atti di espropriazione per pubblica utilità o di trasferimento coattivo della proprietà o di diritti reali di godimento posti in essere dalla società KJ, nonché per le cessioni volontarie di immobili a suo favore, sono dovute le imposte proporzionali di registro, ipotecaria e catastale ai sensi, rispettivamente, del combinato disposto degli articoli 44, comma 2, e 1 della tariffa, parte prima, allegata al testo unico dell'imposta di registro, e dell'articolo 1 della tariffa del testo unico delle imposte ipotecarie e catastale e 10 dello stesso testo unico.
D'altro canto, in assenza di una espressa previsione normativa, non è consentito, nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento tributario, trasferire benefici fiscali da un soggetto passivo d'imposta (società XZ) ad un altro soggetto passivo (KJ S.p.A.).