Il decreto legge n. 69/2023 ha modificato la disciplina in tema di agevolazione "prima casa" in relazione al requisito della collazione dell'immobile acquistato con i benefici fiscali. In particolare la modifica riguarda gli acquisti effettuati da parte di soggetti trasferiti all'estero per motivi di lavoro.
La modifica normativa si è resa necessaria, al fine di rimediare ad una procedura di infrazione promossa dalla Commissione europea con lo scopo di uniformare la legislazione nazionale agli atti dell'Unione europea e alle decisioni della Corte di giustizia dell'Unione europea.
In particolare, la nuova disciplina, in relazione all'acquisto agevolato compiuto dal contribuente emigrato all'estero per ragioni di lavoro, stabilisce che:
In presenza di queste condizioni, il soggetto emigrato per ragioni di lavoro, può godere delle agevolazioni "prima casa" senza essere tenuto ad avere o spostare la residenza nel Comune in cui si trova l'abitazione agevolata.
Chiaramente, devono sussistere gli altri requisiti richiesti dal beneficio "prima casa" e, in particolare, i requisiti di cui alle lettere b) e c) della citata nota II-bis. Tali requisiti riguardano la non titolarità di altre abitazioni site nel medesimo Comune in cui si intende acquistare un'abitazione e la novità nel godimento dell'agevolazione "prima casa".
La modifica normativa si è resa necessaria al fine di uniformare la legislazione nazionale agli atti dell'Unione europea e alle decisioni della Corte di giustizia dell'Unione europea. In particolare, la Corte di giustizia ha stabilito che la legislazione italiana sull'agevolazione "prima casa" è discriminatoria nei confronti degli stranieri, in quanto non consente loro di godere delle agevolazioni fiscali a meno che non trasferiscano la propria residenza in Italia.
La nuova disciplina, eliminando il requisito della residenza per gli stranieri, colma la lacuna della normativa italiana e si uniforma alla normativa dell'Unione europea, garantendo a tutti i cittadini, italiani e stranieri, la possibilità di godere delle agevolazioni fiscali per l'acquisto della prima casa.
Crediti d’imposta Zes 2025: certificazione professionista incaricato della revisione legale
Sulla rampa di lancio le istanze per l’accesso al tax credit per il Mezzogiorno che premia gli investimenti del 2025.
La prima comunicazione deve essere inviata, direttamente dal contribuente o da un intermediario autorizzato alla trasmissione delle dichiarazioni dei redditi, dal 31 marzo al 30 maggio 2025.
START UP INNOVATIVE: certificazione dei requisiti per le agevolazioni agli investitori
Alle persone fisiche che hanno investito somme nel capitale di startup innovative è riconosciuta una detrazione IRPEF pari al 30% della somma investita per un valore massimo di investimento pari a 1.000.000 euro annui. In alternativa, per gli investimenti effettuati dal 19.5.2020 e fino al terzo anno di iscrizione nella sezione speciale del registro delle imprese, è riconosciuta una detrazione IRPEF del 50% della somma investita per un valore massimo di investimento pari a 100.000 euro.
Ravvedimento speciale da concordato 2025: informativa e liberatoria
Per i soggetti ISA che hanno aderito al Concordato Preventivo Biennale (CPB) per i periodi di imposta 2024 e 2025, è ora possibile adottare il regime di ravvedimento di cui all’ articolo 2-quater del Decreto Legge n.113 del 2024, convertito dalla Legge n. 143 del 7 ottobre 2024 e modificato dal Decreto Legge 155 del 19 ottobre 2024 (cosiddetto “ravvedimento speciale”).
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