Tra le novità apportate dal Ddl Concorrenza, definitivamente approvato dall'assemblea del Senato nella seduta di giovedì 12 dicembre, anche disposizioni in materia di buoni pasto, introdotte con lo scopo di assicurare una regolamentazione uniforme e di garantire condizioni che promuovano lo sviluppo concorrenziale del mercato e il rispetto dei princìpi di parità di trattamento, ragionevolezza, equità e utilità sociale.
Viene qindi esteso, anche al settore privato, il tetto del 5% sulle commissioni richieste dalle aziende che forniscono i ticket.
La novità, però, varrà solo per i buoni di nuova emissione, ossia quelli emessi dal 1° settembre 2025 in avanti, mentre per quelli in circolazione rimarranno valide le condizioni esistenti fino al 31 agosto 2025.
Fatta salva la rinegoziazione, le imprese emittenti, a decorrere dal 1° settembre 2025, potranno recedere dai contratti già conclusi con i committenti datori di lavoro, senza indennizzi od oneri.
LE DISPENSE DI ATENEOWEB: modello Redditi società di capitali 2024
Molte delle modifiche apportate a Redditi Sc/2024 ricalcano gli aggiornamenti effettuati anche su Redditi Sp, a iniziare dal frontespizio che ha fatto spazio al campo “Immobili sequestrati”.
La rinuncia all’esercizio del diritto di prelazione da parte dell’affittuario o del confinante è spesso utilizzata nella pratica quale mezzo più rapido ed efficiente per risolvere il problema, in tutti i casi in cui non c’è alcun interesse all’acquisto del fondo agricolo da parte dell’avente diritto.
Quando i rapporti tra il proprietario e l’affittuario o i confinanti sono buoni, è possibile affrontare la questione direttamente, senza ricorrere alla notifica della proposta mediante raccomandata, e soprattutto senza attendere il decorso dei trenta giorni.
Se l’avente diritto, una volta informato delle condizioni proposte per la compravendita, non è interessato ad acquistare il fondo, è sufficiente che dichiari di non accettare la proposta e pertanto di rinunciare all’esercizio del diritto di prelazione.
In questo caso si parla correntemente di “rinuncia al diritto di prelazione”, ma più correttamente si dovrebbe dire che l’affittuario o il confinante “rinuncia all’esercizio del diritto di prelazione”, in relazione a una specifica proposta di alienazione che gli è stata comunicata.
Contratto d’affitto d’azienda agricola tra imprenditori individuali: modello personalizzabile
L’azienda è sì per molti aspetti una unità anche dal punto di vista giuridico ma, comunque, è pur sempre costituita da una serie di beni, materiali ed immateriali, ognuno dei quali, spesso, si pone come singolo dal punto di vista degli obblighi e rapporti giuridici ad esso relativi. Per quanto attiene la validità del contratto avente ad oggetto l’azienda, il quale, come tutti i contratti deve possedere i requisiti di determinazione o determinabilità, essa è fatta salva dal carattere di "inerenza dei singoli beni ad una medesima organizzazione imprenditoriale".
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