Martedì 6 giugno 2023

Ddl Made in Italy: le misure a sostegno delle principali filiere di eccellenza

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
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Nella seduta n. 37 del 31 maggio il Consiglio dei Ministri ha approvato, con procedura d’urgenza, un disegno di legge che introduce disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del Made in Italy (il cosiddetto Ddl "Made in Italy") con lo scopo di sostenere lo sviluppo delle produzioni nazionali d’eccellenza e promuovere la tutela e la conoscenza delle bellezze naturali, del patrimonio culturale e delle radici culturali nazionali, in Italia e all’estero, alla valorizzazione dei mestieri e al sostegno dei giovani.

Le misure di promozione ed incentivazione, si legge nel Comunicato Stampa del Governo, dovranno essere coerenti:

  • con il principio di sostenibilità ambientale della produzione;
  • con la transizione dei processi produttivi verso la digitalizzazione nella salvaguardia delle peculiarità artigianali;
  • con l’inclusione sociale e la valorizzazione del lavoro femminile e giovanile;
  • con il principio di non discriminazione tra le imprese.

Sono 5 gli ambiti di intervento del Ddl:

  • Filiere strategiche nazionali
  • Istruzione e formazione
  • Giornata nazionale del Made in Italy
  • Misure di promozione
  • Tutela dei prodotti

Nell'ambito delle filiere strategiche nazionali, si prevedono misure a favore delle imprese, tra cui l'istituzione del "Fondo nazionale per il Made in Italy", con una dotazione iniziale di 1 miliardo di euro.
Previsto inoltre il rifinanziamento o la rimodulazione d’incentivi specifici, tra cui:

  • il rifinanziamento a decorrere dal 2024 del c.d. “Voucher 3i” per l’acquisto di servizi di consulenza per la brevettazione;
  • misure di sostegno per l’imprenditoria femminile;
  • misure a favore delle filiere legno-arredo, fibre tessili naturali, ceramica, nautica da diporto;
  • disposizioni in materia di pubblico approvvigionamento di forniture di qualità; informazione del consumatore sulle fasi di produzione della pasta.

Fonte: https://www.governo.it
DOCUMENTI E SERVIZI IN EVIDENZA:
  • Check-list Iva e terzo settore: scelta tra il regime forfettario e quello della L. n. 398/1991

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    Dal primo gennaio 2024 le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale possono optare per un sistema simile a quello previsto per i contribuenti minimi. 

    Nel documento si mettono a confronto i due regimi.

    a cura di: Dott.ssa Cinzia De Stefanis
  • Pacchetto 'Iva e Terzo settore e regime forfettario dei contribuenti minimi'

    Pacchetto 'Iva e Terzo settore e regime forfettario dei contribuenti minimi'

    Il pacchetto contiene due documenti:
    - il primo rubricato contiene la fotografia degli adempimenti legati all’imposta sul valore aggiunto e il terzo settore. Infatti dal 1° gennaio 2025 gli enti di tipo associativo, compresi gli enti sportivi che svolgono attività di prestazione di servizi o cessione di beni nei confronti dei propri associati, dovranno aprire la partita Iva.  
    - il secondo documento tratta della possibilità (decreto legge n. 146 del 2021) di utilizzare il regime forfettario dei contribuenti minimi (art. 5 comma 15-quinquies del decreto legge n. 146 del 2021) per le operazioni rilevanti ai fini Iva svolte dalle organizzazioni di volontariato (Odv) e dalle associazioni di promozione sociale (Aps).

    a cura di: Dott.ssa Cinzia De Stefanis
  • Verbale di assemblea di S.r.l. per la valutazione del concordato preventivo biennale ex D. Lgs. 13/2024

    Verbale di assemblea di S.r.l. per la valutazione del concordato preventivo biennale ex D. Lgs. 13/2024

    Il nuovo Concordato Preventivo Biennale (CPB) è un procedimento fondato su un patto tra professionisti/imprese e fisco per concordare preventivamente i redditi ed il valore della produzione netto da assoggettare a tassazione, ricevendo in cambio un trattamento premiale.
     
    Possono accedere al CPB anche le società che applicano gli ISA. In questi casi, l’accettazione della proposta da parte di società di persone e soggetti equiparati e di società di capitali in regime di trasparenza fiscale, vincolerà anche tutti i soci e gli associati.

    a cura di: Studio Meli S.t.p. S.r.l.
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