La Risoluzione n. 2/E del 10 gennaio dell'Agenzia delle Entrate introduce nuovi codici tributo, e ne rinomina altri già esistenti, per il versamento delle somme dovute in relazione alla dichiarazione di successione, in seguito alle modifiche al Testo Unico (TUS) delle disposizioni sull'imposta sulle successioni e donazioni, apportate dal Decreto Legislativo 18 settembre 2024, n. 139.
Dovranno essere utilizzati per il versamento, com modello F24, delle imposte, delle sanzioni da ravvedimento e delle somme dovute a seguito degli avvisi di liquidazione emessi dagli uffici.
Le modifiche si applicano alle dichiarazioni di successione aperte dal 1° gennaio 2025.
I contribuenti devono autoliquidare l'imposta e versarla entro 90 giorni dalla presentazione della dichiarazione. In caso risulti dovuta una maggiore imposta, l’ufficio notifica apposito avviso di liquidazione entro due anni dalla data di presentazione della dichiarazione della successione, con l’invito a effettuare il pagamento entro 60 giorni.
È possibile il pagamento rateale: almeno il 20% dell'importo entro il termine stabilito e il resto in 8 o 12 rate trimestrali, se l'importo supera 20.000 euro.
Questi i nuovi codici tributo per il modello F24:
Altri codici sono stati ridenominati per uniformità.
Questi i codici tributo per il versamento a seguito degli avvisi di liquidazione:
Guida al regime forfettario 2025
Manuale interattivo sul regime agevolato di cui alla legge 190/2014. Nuova versione aggiornata al 10 gennaio 2025.
Il regime forfettario è stato introdotto per la prima volta dalla Legge di Stabilità 2015 (legge 23 dicembre 2014 n.190).
La disciplina del regime ha subito diverse modifiche con le leggi di Bilancio 2016 (Legge 28 dicembre 2015, n. 208), 2019 (Legge 30 dicembre 2018 n. 145) e 2020 (Legge 27 dicembre 2019, n. 160) e 2023 (Legge 29 dicembre 2022 n. 197), in particolare per quanto riguarda le condizioni di accesso.
Calcolo convenienza rivalutazione partecipazioni 2025
La legge di bilancio 2025 ha introdotto a regime la possibilità di rideterminare il valore delle quote di partecipazioni ex art. 5 della L. 148/2001.
La norma consente la rivalutazione delle partecipazioni possedute alla data del 1° gennaio 2025. La rivalutazione dovrà avvenire tramite una perizia giurata di stima e il versamento delle imposte sostitutive da effettuare entro il 30 novembre 2025.
È anche data dalla possibilità di rivalutare anche le partecipazioni negoziate nei mercati regolamentati o nei sistemi multilaterali di negoziazione. In questo caso il valore da prendere in considerazione ai fini della rivalutazione è dato il valore normale, ex articolo 9, comma 4 lettera a), del Tuir, in base alla media aritmetica dei prezzi rilevati nel mese di dicembre 2024.
È, ora, prevista un’unica aliquota dell’imposta sostitutiva del 18%.
Calcolo convenienza rivalutazione terreni 2025
La legge di bilancio 2025 ha introdotto a regime la possibilità di rideterminare il valore delle quote di partecipazioni ex art. 5 della L. 148/2001.
Viene consentita la rivalutazione dei terreni posseduti data del 1° gennaio 2025. La rivalutazione dovrà avvenire tramite una perizia giurata di stima e il versamento delle imposte sostitutive, da effettuare entro il 30 novembre 2024.
Viene previsto che la percentuale dell’imposta sostitutiva risulti pari al 18% del valore del terreno.
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