Il Garante per la protezione dei dati personali ha sanzionato la Regione Lazio per la somma di 100.000 euro per non avere aggiornato i dati della piattaforma utilizzata dalle Asl per l’invito agli screening oncologici.
L’Autorità è intervenuta a seguito del reclamo di una donna che aveva lamentato all’Autorità di aver ricevuto dalla Asl di Rieti un invito a partecipare al programma di screening del tumore del collo dell’utero, rivolto alla figlia deceduta nel 1995.
Nel corso dell’istruttoria, l’Autorità ha accertato che - per svolgere le campagne di screening - le Asl utilizzano una piattaforma regionale denominata Sistema Informativo dei Programmi di screening oncologici (SIPSOweb), che contiene tutti i parametri necessari alla generazione degli inviti.
Quando la ASL di Rieti aveva consultato la scheda "dettaglio assistito" di SIPSOweb relativa alla figlia della reclamante, questa risultava ancora regolarmente inserita nella suddetta piattaforma regionale sebbene deceduta da tempo. L’Autorità ha pertanto contestato alla Regione il mancato rispetto dei principi di esattezza e correttezza dei dati trattati attraverso la piattaforma e, tra l’altro, la non corretta individuazione dei ruoli ricoperti dai soggetti che a vario titolo trattano dati personali attraverso SIPSOweb.
La Regione, in quanto titolare dei dati, deve garantire che i dati personali siano esatti e, se necessario, aggiornati, adottando tutte le misure ragionevoli per cancellare o rettificare tempestivamente le informazioni che utilizza.
Nel comminare la sanzione il Garante ha tenuto conto del fatto che la Regione Lazio era stata già destinataria di un provvedimento sanzionatorio dell’Autorità, e del fatto che, nell’ambito dell’istruttoria, oltre agli aspetti di mancato aggiornamento del dato oggetto del reclamo, l’Ufficio ha rilevato numerose criticità relative al sistema con cui la Regione effettua il trattamento dei dati, anche sulla salute, degli oltre 5 milioni di assistiti coinvolti nelle campagne di screening regionali.
La Regione dovrà perciò identificare correttamente i ruoli, le finalità e le basi giuridiche del trattamento, modificando e integrando le informazioni da rendere agli interessati.
Per garantire una maggiore accuratezza nella gestione delle informazioni anagrafiche delle persone aventi diritto ai programmi di screening oncologici, l’Autorità ha evidenziato la necessità che tutte le Regioni utilizzino a tal fine l'Anagrafe Nazionale degli Assistiti (ANA).
Ormai da alcuni anni sono stati introdotti gli ISA (Indici Sintetici di Affidabilità) con l’obiettivo di favorire l’assolvimento degli obblighi tributari e incentivare l’emersione spontanea di basi imponibili per gli esercenti attività di impresa, arti o professioni.
In particolare, gli ISA dovrebbero esprimere una misura di sintesi sul grado di affidabilità dei comportamenti fiscali dei contribuenti mediante una metodologia statistico-economica (alimentata da un sistema di indicatori elementari basato su dati e informazioni relativi a più periodi d’imposta).
Le Lettere del Professionista alla clientela: il concordato preventivo biennale
Il Consiglio dei Ministri nella seduta del 25 gennaio 2024 ha approvato in via definitiva il decreto attuativo della legge delega fiscale (Legge n. 111/2023) che contiene disposizioni in materia di accertamento tributario e di concordato preventivo biennale. Il fine di tali norme è quello di favorire la razionalizzazione e la partecipazione del contribuente al procedimento accertativo.
Il D.Lgs. 12 febbraio 2024, n. 13, è stato pubblicato in G.U. 21 febbraio 2024, n. 43 ed entra in vigore il 22 febbraio 2024.
Verbale di riunione del consiglio di amministrazione per l’individuazione del titolare effettivo
L’art. 22 comma 2, del D.LGS 21 novembre 2007, n. 231 “Attuazione della direttiva 2005/60/CE concernente la prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo nonché della direttiva 2006/70/CE che ne reca misure di esecuzione”, prevede espressamente:
- che le imprese dotate di personalità giuridica e le persone giuridiche private ottengano e conservino, per un periodo non inferiore a 5 anni, informazioni adeguate, accurate e aggiornate sulla propria titolarità effettiva e le forniscano ai soggetti obbligati, in occasione degli adempimenti strumentali all'adeguata verifica della clientela;
- che le suddette informazioni siano acquisite, a cura degli amministratori, richiedendole al titolare effettivo, anche sulla base di quanto risultante dalle scritture contabili e dai bilanci, dal libro dei soci, dalle comunicazioni relative all'assetto proprietario o al controllo dell'ente, cui l'impresa è tenuta secondo le disposizioni di legge nonché dalle comunicazioni ricevute dai soci e da ogni altro dato a loro disposizione.
Il 9 ottobre 2023 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto direttoriale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che prevede l’adempimento di prima iscrizione nella Sezione dei Titolari Effettivi del Registro Imprese da parte dei soggetti obbligati, da effettuarsi entro il prossimo 11 dicembre 2023.
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