Venerdì 20 settembre 2024

Tax credit carta: pubblicata la circolare attuativa per il 2024 e 2025

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
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Sul sito internet del Dipartimento per l'informazione e l'editoria è stata pubblicata la Circolare 10 settembre 2024, che indica termini e modalità di presentazione delle domande per l’accesso al credito d’imposta per l’acquisto della carta per gli anni 2024 e 2025, in favore delle imprese editrici di quotidiani e periodici iscritte al ROC.

Si tratta, ricordiamo, del rifinanziamento di un’agevolazione già prevista per annualità precedenti e, da ultimo, per gli anni 2022 e 2023, per le spese relative all’acquisto della carta sostenute dalle imprese editoriali.
Il rifinanziamento dell’agevolazione riferita agli anni 2024 e 2025 (per le spese sostenute negli anni 2023 e 2024) ha reso necessario il rinnovo della comunicazione della misura alla Commissione europea che, con decisione n. C(2024) 4652 final del 4 luglio 2024, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, ne ha dichiarato la compatibilità con la normativa europea sugli aiuti di Stato e ne ha autorizzato l’ulteriore applicazione per le suddette annualità.

La Circolare pubblicata fornisce i chiarimenti necessari per l'attuazione dell'agevolazione, che recepiscono le modifiche e le integrazioni introdotte dalla normativa in materia con lo scopo di semplificare le modalità per l’accesso al credito di imposta e per la concessione del beneficio, anche alla luce di quanto emerso nelle precedenti gestioni della misura.

Le domande di ammissione al credito d'imposta per l'anno 2024, parametrato alle spese sostenute nell’anno 2023 per l’acquisto della carta utilizzata per la stampa delle testate edite, potranno essere presentate dal 19 novembre al 19 dicembre 2024.


Fonte: https://informazioneeditoria.gov.it
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    La legge di bilancio 2025 ha previsto la possibilità, per gli imprenditori individuali, di estromettere gli immobili strumentali.

    In particolare è prevista l’applicazione di una imposta sostitutiva dell’8% sulla eventuale plusvalenza risultante dalla differenza tra il  valore normale e il costo fiscalmente riconosciuto dei beni esclusi dal patrimonio dell’impresa, con la particolarità che in caso di assegnazione il valore normale per i beni immobili può essere, alternativamente al valore normale ex art. 9 del TUIR, assunto pari al “valore catastale” applicando alla rendita catastale i moltiplicatori previsti ai fini dell’imposta di registro.

    a cura di: Studio Meli e Studio Manuali
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    La legge di bilancio 2025 ha previsto la possibilità, per le società, di assegnare e/o cedere ai soci gli immobili non strumentali per destinazione (oltre ai beni mobili registrati).
    Viene inoltre prevista la possibilità di trasformazione in società semplice delle società che hanno come oggetto esclusivo o principale la gestione dei suddetti beni.

    In particolare, è prevista l’applicazione di una imposta sostitutiva dell’8% (10,5% se le società sono risultate NON operative nei tre esercizi 2022/2023/2024) sulla eventuale plusvalenza risultante dalla differenza tra il valore normale, in ipotesi di assegnazione, o il prezzo di cessione, in ipotesi di cessione, e il costo fiscalmente riconosciuto dei beni assegnati/ceduti, con la particolarità che in caso di assegnazione il valore normale per i beni immobili può essere, alternativamente al valore normale ex art. 9 del TUIR, assunto pari al “valore catastale” applicando alla rendita catastale i moltiplicatori previsti ai fini dell’imposta di registro.
    In caso di cessione il corrispettivo, se inferiore al valore normale, determinato alternativamente ex art. 9 TUIR o in base al “valore catastale”, dovrà essere computato in misura non inferiore al valore normale stesso.

    Altro vantaggio dell’operazione consiste nel fatto che, in caso di applicazione di imposta di registro proporzionale le aliquote applicate siano ridotte della metà.

    a cura di: Studio Meli e Studio Manuali

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