Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 114 del 17 maggio del Dl n. 50/2022, è stata definita la platea dei beneficiari del bonus 200 euro, sono state disciplinate le modalità di erogazione della misura, sono stati individuati i soggetti tenuti alla presentazione dell’istanza e coloro che, invece, riceveranno l’indennità “in automatico”.
Da luglio, infatti, i datori di lavoro dovranno erogare, nella busta paga di luglio, la somma di 200 euro ai lavoratori dipendenti che nel primo quadrimestre dell’anno 2022 hanno beneficiato dell’esonero di cui art. 1 comma 121 della legge numero 234/2021, ovvero, la riduzione dello 0.8% dell’aliquota contributiva a carico dei lavoratori dipendenti.
Per titolari del reddito di cittadinanza e pensionati, con reddito per l’anno 2021 non superiore ai 35mila euro, sarà invece l’Inps a provvedere all’erogazione del bonus.
La Fondazione studi consulenti del lavoro, in un recente approfondimento, ha analizzato le principali novità introdotte dagli articoli 31, 32 e 33 del D.L. n. 50/2022, soffermandosi anche sulle criticità della misura per le imprese, legate ai requisiti dei lavoratori dipendenti e degli autonomi o alla necessità di recuperare da parte del lavoratore la dichiarazione di non essere titolare di pensione o reddito di cittadinanza prima di procedere all'erogazione automatica dell'indennità.
FLAT TAX FORFETTARI 2025, test di convenienza (versione Cloud)
Applicazione in cloud che stima in modo semplice, ma senza sacrificare la precisione dei risultati, il diverso trattamento fiscale previsto tra il regime ordinario e il regime forfettario (ex L. 190/2014) applicabile a tutte le persone fisiche, imprese o professionisti, con ricavi o compensi fino a 85.000 euro con due aliquote, a seconda che l’attività sia una "start up” o meno.
In particolare:
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La Legge di bilancio 2025 prevede che le spese sostenute per le trasferte dei dipendenti (spese per vitto, alloggio, viaggio e trasporto effettuati mediante autoservizi pubblici non di linea) siano deducibili per l’impresa e i rimborsi non siano imponibili per il dipendente, solo se i pagamenti sono effettuati con mezzi tracciabili (bonifici, carte di credito o debito, modalità elettroniche, ecc.).
Richiesta dati per la Dichiarazione IVA 2025 (periodo d'imposta 2024)
La dichiarazione IVA 2025, relativa al periodo d’imposta 2024, quest’anno potrà essere presentata a partire dal 1° febbraio 2025 fino al termine ultimo del 30 aprile 2025.
Come per l’esercizio precedente, il credito IVA minore di 5.000 euro può essere utilizzato già a partire dal 1° gennaio 2025.
L’eventuale eccedenza potrà invece essere utilizzata a partire dal decimo giorno successivo a quello di presentazione della dichiarazione annuale IVA ma soltanto se la dichiarazione IVA annuale riporterà il visto di conformità rilasciato da un professionista abilitato.
Rispetto al modello dell’anno precedente le modifiche sono limitate.
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