Lunedì 17 febbraio 2020

Indagine conoscitiva sui BIG DATA: il rapporto finale di AGCOM, AGCM e Garante Privacy

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
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E' stato pubblicato sul sito del Garante Privacy il rapporto finale dell'indagine conoscitiva sui Big Data, condotta da AGCOM, AGCM e dal Garante stesso, che ha anaizzato, in particolare, i cambiamenti derivanti dai Big Data sugli utenti che forniscono i dati, sulle aziende che li utilizzano e sui mercati, con l'obiettivo, tra gli altri, di cogliere le possibili sinergie tra le tre Autorità e identificare gli strumenti più appropriati per eventuali interventi.

Data l'importanza che i Big data hanno assunto e assumeranno sempre più nell'organizzazione delle attività di produzione e di scambio, tale da essere considerati la più importante risorsa economica in molti settori, si pongono oggi nuove sfide, tra cui:

  • la centralità del dato, anche come bene economico e l' importanza della sua tutela come diritto fondamentale della persona;
  • l'impatto della profilazione algoritmica e delle piattaforme on-line sul grado di concorrenza in vecchi e in nuovi mercati rilevanti;
  • l'effetto del programmatic advertising sulla qualità dell'informazione e sulle modalità di diffusione e acquisizione della stessa;
  • la tutela e la promozione del pluralismo on-line in un contesto informativo esposto a strategie di disinformazione e di hatespeech;
  • la necessità di garantire trasparenza e scelte effettive al consumatore, con particolare attenzione alla tutela dei minori, in relazione alla consenso circa l'uso del proprio dato;
  • la protezione del dato personale anche in ambiti non attualmente coperti dal GDPR; la definizione di politiche di educazione in relazione all'uso del dato.

Il documento, disponibile qui, è articolato in 5 capitoli più uno conclusivo:

  • il capitolo 1 introduce i temi oggetto dell'Indagine e fornisce una definizione e una descrizione delle caratteristiche dei Big Data;
  • nel capitolo 2 vengono riportate le principali questioni emerse nel corso delle audizioni e dai contributi dei partecipanti all'Indagine e i riflessi sull'operatività delle imprese italiane;
  • il capitolo 3 riporta le considerazioni dell'AGCOM su come il fenomeno dei Big Data incida nel settore delle comunicazioni elettroniche e dei media;
  • il capitolo 4 riporta le considerazioni del Garante per la Protezione dei Dati Personali sul possibile impatto dei Big Data sul diritto alla protezione dei dati personali e sulle misure e cautele da adottare;
  • il capitolo 5 quelle dell'AGCM sull'utilizzo dei Big Data e le relative implicazioni di natura antitrust e di tutela del consumatore;
  • nel capitolo conclusivo sono descritte le linee guida e raccomandazioni di policy indirizzate al legislatore.

Fonte: https://www.garanteprivacy.it
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  • Estromissione Agevolata Immobili Strumentali Imprenditori Individuali 2025

    Estromissione Agevolata Immobili Strumentali Imprenditori Individuali 2025

    La legge di bilancio 2025 ha previsto la possibilità, per gli imprenditori individuali, di estromettere gli immobili strumentali.

    In particolare è prevista l’applicazione di una imposta sostitutiva dell’8% sulla eventuale plusvalenza risultante dalla differenza tra il  valore normale e il costo fiscalmente riconosciuto dei beni esclusi dal patrimonio dell’impresa, con la particolarità che in caso di assegnazione il valore normale per i beni immobili può essere, alternativamente al valore normale ex art. 9 del TUIR, assunto pari al “valore catastale” applicando alla rendita catastale i moltiplicatori previsti ai fini dell’imposta di registro.

    a cura di: Studio Meli e Studio Manuali
  • Assegnazione Cessione Agevolata Immobili Società (Legge Bilancio 2025)

    Assegnazione Cessione Agevolata Immobili Società (Legge Bilancio 2025)

    La legge di bilancio 2025 ha previsto la possibilità, per le società, di assegnare e/o cedere ai soci gli immobili non strumentali per destinazione (oltre ai beni mobili registrati).
    Viene inoltre prevista la possibilità di trasformazione in società semplice delle società che hanno come oggetto esclusivo o principale la gestione dei suddetti beni.

    In particolare, è prevista l’applicazione di una imposta sostitutiva dell’8% (10,5% se le società sono risultate NON operative nei tre esercizi 2022/2023/2024) sulla eventuale plusvalenza risultante dalla differenza tra il valore normale, in ipotesi di assegnazione, o il prezzo di cessione, in ipotesi di cessione, e il costo fiscalmente riconosciuto dei beni assegnati/ceduti, con la particolarità che in caso di assegnazione il valore normale per i beni immobili può essere, alternativamente al valore normale ex art. 9 del TUIR, assunto pari al “valore catastale” applicando alla rendita catastale i moltiplicatori previsti ai fini dell’imposta di registro.
    In caso di cessione il corrispettivo, se inferiore al valore normale, determinato alternativamente ex art. 9 TUIR o in base al “valore catastale”, dovrà essere computato in misura non inferiore al valore normale stesso.

    Altro vantaggio dell’operazione consiste nel fatto che, in caso di applicazione di imposta di registro proporzionale le aliquote applicate siano ridotte della metà.

    a cura di: Studio Meli e Studio Manuali
  • Assegnazione Agevolata Immobili Società. Tassazione Soci 2025

    Assegnazione Agevolata Immobili Società. Tassazione Soci 2025

    La legge di bilancio 2025 ha previsto la possibilità, per le società, di assegnare e/o cedere ai soci gli immobili non strumentali per destinazione (oltre ai beni mobili registrati).

    In particolare è prevista l’applicazione di una imposta sostitutiva dell’8% (10,5% se le società sono risultate NON operative nei tre esercizi precedenti) sulla eventuale plusvalenza risultante dalla differenza tra il valore normale, in ipotesi di assegnazione, o il prezzo di cessione, in ipotesi di cessione, e il costo fiscalmente riconosciuto dei beni assegnati/ceduti, con la particolarità che in caso di assegnazione il valore normale per i beni immobili può essere, alternativamente al valore normale ex art. 9 del TUIR, assunto pari al “valore catastale” applicando alla rendita catastale i moltiplicatori previsti ai fini dell’imposta di registro. In caso di cessione il corrispettivo, se inferiore al valore normale, determinato alternativamente ex art. 9 TUIR o in base al “valore catastale”, dovrà essere computato in misura non inferiore al valore normale stesso.

    Altro vantaggio dell’operazione consiste nel fatto che, in caso di applicazione di imposta di registro proporzionale le aliquote applicate siano ridotte della metà.

    a cura di: Studio Meli e Studio Manuali
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