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Lunedì 24 marzo 2025

Inps: controlli sui requisiti di accesso alla prestazione per gli anziani non autosufficienti

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
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Con Messaggio n. 949 del 18 marzo l'Inps fornisce nuovi chiarimenti in merito alla Prestazione Universale per gli anziani non autosufficienti, la misura destinata agli anziani di almeno 80 anni, titolari di indennità di accompagnamento e con un ISEE sociosanitario non superiore a 6.000 euro, a cui è stato riconosciuto un livello di bisogno assistenziale gravissimo.
La prestazione, istituita in via sperimentale dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, è una nuova misura economica che ha lo scopo di promuovere il potenziamento delle prestazioni assistenziali per il sostegno della domiciliarità e dell'autonomia personale delle persone anziane non autosufficienti.

La Prestazione Universale è composta da:

  • una quota fissa, corrispondente all’indennità di accompagnamento;
  • una quota integrativa, attualmente pari a 850 euro mensili, utilizzabile esclusivamente per:
    • remunerare assistenti domiciliari regolarmente contrattualizzati;
    • acquistare servizi di assistenza non sanitaria da imprese qualificate.

Nel Messaggio l'Istituto precisa che, dopo l'invio della domanda, eseguirà controlli automatizzati sui requisiti di accesso alla prestazione, in particolare:

  • sul possesso di un ISEE sociosanitario valido;
  • sulla titolarità dell’indennità di accompagnamento;
  • sulla sussistenza del bisogno assistenziale gravissimo, valutato tramite commissioni mediche e un questionario sul contesto familiare.

Fonte: https://www.inps.it
DOCUMENTI E SERVIZI IN EVIDENZA:
  • Check-list imposta sul valore aggiunto e Terzo settore

    Check-list imposta sul valore aggiunto e Terzo settore

    Conto alla rovescia gli enti di tipo associativo che svolgono attività di prestazione di servizi o cessione di beni nei confronti dei propri associati. Dal 1° gennaio 2025 dovranno aprire la partita Iva.
    L’attività di prestazione di servizi o cessione di beni nei confronti dei propri associati, infatti, diventerà rilevante ai fini dell’imposta sul valore aggiunto.

    a cura di: Dott.ssa Cinzia De Stefanis
  • Pacchetto 'Iva e Terzo settore e regime forfettario dei contribuenti minimi'

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    Il pacchetto contiene due documenti:
    - il primo rubricato contiene la fotografia degli adempimenti legati all’imposta sul valore aggiunto e il terzo settore. Infatti dal 1° gennaio 2025 gli enti di tipo associativo, compresi gli enti sportivi che svolgono attività di prestazione di servizi o cessione di beni nei confronti dei propri associati, dovranno aprire la partita Iva.  
    - il secondo documento tratta della possibilità (decreto legge n. 146 del 2021) di utilizzare il regime forfettario dei contribuenti minimi (art. 5 comma 15-quinquies del decreto legge n. 146 del 2021) per le operazioni rilevanti ai fini Iva svolte dalle organizzazioni di volontariato (Odv) e dalle associazioni di promozione sociale (Aps).

    a cura di: Dott.ssa Cinzia De Stefanis
  • Ricorso avverso avviso di accertamento costi per prestazioni di servizi oggettivamente inesistenti

    Ricorso avverso avviso di accertamento costi per prestazioni di servizi oggettivamente inesistenti

    Per i contribuenti raggiunti da atti impositivi aventi per oggetto contestazioni riguardanti l’utilizzazione di fatture per prestazioni di servizi ritenute oggettivamente inesistenti, si pone il problema di confutare le presunzioni dell’Amministrazione finanziaria provando in giudizio l’infondatezza dell’atto opposto e dimostrare l’effettività delle operazioni anche attraverso la produzione di:
    documentazione idonea a provare l’effettività della prestazione di servizi oggetto del rilevo; 
    elementi probatori cartolari tesi a contrastare gli elementi indiziari verbalizzati dai verificatori.
    È stato ipotizzato che l’avviso di accertamento derivi da attività istruttoria eseguita dalla Guardia di Finanza. 

    a cura di: Dott. Attilio Romano

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