Giovedì 9 maggio 2024

Opzione donna 2024: istruzioni e requisiti di accesso

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
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Dall'Inps i requisiti e le condizioni per l’accesso alla pensione anticipata Opzione donna 2024.
Nella Circolare n. 59 del 3 maggio 2024 l'Istituto chiarisce che l'accesso è consentito alle lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2023, abbiano maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età anagrafica di almeno 61 anni. Il requisito anagrafico di 61 anni è ridotto di un anno per ciascun figlio, nel limite massimo di due anni. Inoltre,  per le lavoratrici licenziate da aziende in crisi, la riduzione  di due anni si  applica anche in assenza di figli.

Restano confermati anche nel 2024 gli altri requisiti già previsti dalla legge n. 197/2022 (Finanziaria 2023). Infatti, al momento della presentazione della domanda la lavoratrice deve trovarsi in una delle seguenti condizioni:

  • svolgere assistenza da almeno sei mesi al coniuge o a un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità, ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni d'età oppure siano anch'essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti;
  • soffrire una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell'invalidità civile, superiore o uguale al 74%;
  • essere lavoratrice licenziata o dipendente da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d'impresa.

Relativamente alla decorrenza del trattamento pensionistico l'Istituto precisa che, lo stesso, non può essere anteriore al 1° febbraio 2024 per le lavoratrici dipendenti e autonome la cui pensione è liquidata a carico dell’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), e al 2 gennaio 2024 per le lavoratrici dipendenti la cui pensione è liquidata a carico delle forme esclusive della stessa.


Fonte: https://www.inps.it
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