Giovedì 24 ottobre 2024

Protezione internazionale: aggiornato l'elenco dei 'Paesi di origine sicuri'

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
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Nella seduta n. 101 del 21 ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge che introduce disposizioni urgenti in materia di procedure per il riconoscimento della protezione internazionale.

Il testo, al pari di quanto previsto da altri Paesi europei, aggiorna con atto avente forza di legge l’elenco dei Paesi di origine sicuri
Tenuto conto dei criteri di qualificazione stabiliti dalla normativa europea e dei riscontri rinvenuti dalle fonti di informazione fornite dalle organizzazioni internazionali competenti, sono considerati come Paesi di origine sicuri:

  • Albania;
  • Algeria;
  • Bangladesh;
  • Bosnia-Erzegovina;
  • Capo Verde;
  • Costa d’Avorio;
  • Egitto;
  • Gambia;
  • Georgia;
  • Ghana;
  • Kosovo;
  • Macedonia del Nord;
  • Marocco;
  • Montenegro;
  • Perù;
  • Senegal;
  • Serbia;
  • Sri Lanka;
  • Tunisia.

"Uno Stato non appartenente all'Unione europea", secondo il D.Lgsl. n. 25/2008, "può essere considerato Paese di origine sicuro se, sulla base del suo ordinamento giuridico, dell'applicazione della legge all'interno di un sistema democratico e della situazione politica generale, si può dimostrare che, in via generale e costante, non sussistono atti di persecuzione […] né tortura o altre forme di pena o trattamento inumano o degradante, ne' pericolo a causa di violenza indiscriminata in situazioni di conflitto armato interno o internazionale. La designazione di un Paese di origine sicuro può essere fatta con l'eccezione di parti del territorio o di categorie di persone".

Il cittadino di un Paese considerato sicuro può comunque chiedere e ottenere protezione internazionale in Italia. Ci sono, però, differenze nella procedura rispetto ai cittadini di altri Paesi, come l’esame prioritario della domanda e la possibilità che questa sia dichiarata manifestamente infondata se il richiedete non invoca "gravi motivi" per considerare la sua permanenza in quel Paese non sicura a causa della situazione particolare.


Fonte: https://integrazionemigranti.gov.it
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    Un aspetto della recente riforma dello sport è quello riguardante la tutela dei minori che praticano l’attività sportiva. Questo tema è disciplinato sia dal Dlgs 36/2021 che dal Dlgs 39/2021, entrambi facenti parte del gruppo di D lgs riguardanti lo sport emendati nel 2021.

    Dal 1 luglio 2023 le Asd e le Ssd hanno l’obbligo di designare un “responsabile della tutela dei minori”, preposto alla prevenzione ed al contrasto di ogni tipo di abuso e di violenza, nonché alla protezione dell’integrità fisica e morale dei giovani sportivi. Le Asd e le Ssd sono chiamate a redigere il codice di comportamento a tutela dei minori.

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    a cura di: Dott.ssa Cinzia De Stefanis

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