Sulla Gazzetta Ufficiale n. 4 del 7 gennaio è stato pubblicato il Dpr 13 novembre 2024, n. 213, che modifica e aggiorna il Regolamento definito con il Dpr n. 76/1998, relativo ai criteri e alle procedure per l'utilizzazione della quota dell'8 per mille dell'Irpef devoluta allo Stato.
Sulla base delle scelte effettuate dai contribuenti nella dichiarazione dei redditi, la quota relativa all'8 per mille del gettito Irpef a diretta gestione statale sarà destinata, oltre ai già previsti interventi (calamità naturali, contrasto alla fame nel mondo, conservazione beni culturali, assistenza ai rifugiati, ristrutturazione immobili adibiti all'istruzione scolastica, degli enti locali territoriali e del Fondo edifici di culto) anche:
Relativamente alla ripartizione della quota dell'8 per mille disponibile, la stessa dovrà essere ripartita in misura proporzionale alle scelte effettuate dai contribuenti in sede di dichiarazione dei redditi tra le tipologie d'intervento ammesse a contributo.
La destinazione della quota di risorse relative alle scelte non espresse potrà essere deliberata dal Consiglio dei Ministri entro i 30 novembre di ogni anno. In assenza di deliberazione, la destinazione delle risorse relative alle scelte non espresse dovrà essere stabilita tra le tipologie d'intervento in proporzione alle scelte espresse.
Le nuove regole entreranno in vigore il prossimo 22 gennaio.
Calcolo convenienza rivalutazione terreni 2025
La legge di bilancio 2025 ha introdotto a regime la possibilità di rideterminare il valore delle quote di partecipazioni ex art. 5 della L. 148/2001.
Viene consentita la rivalutazione dei terreni posseduti data del 1° gennaio 2025. La rivalutazione dovrà avvenire tramite una perizia giurata di stima e il versamento delle imposte sostitutive, da effettuare entro il 30 novembre 2024.
Viene previsto che la percentuale dell’imposta sostitutiva risulti pari al 18% del valore del terreno.
Entro lunedì 2 dicembre 2024 (la scadenza originaria del 30 novembre quest’anno cade di sabato) dovrà essere versata la seconda rata dell’acconto IRPEF, dell’acconto IRES (per i contribuenti con esercizio coincidente con l’anno solare) e dell’acconto IRAP.
L’acconto è pari al 100% dell’imposta dichiarata nell’anno, con riferimento quindi ai redditi 2023, oppure dell’imposta inferiore che il contribuente prevede di dover versare per l’anno successivo, con riferimento quindi ai redditi 2024.
Il nuovo Concordato Preventivo Biennale (CPB) è un procedimento fondato su un patto tra professionisti/imprese e fisco per concordare preventivamente i redditi ed il valore della produzione netto da assoggettare a tassazione, ricevendo in cambio un trattamento premiale.
Possono accedere al CPB anche le società che applicano gli ISA. In questi casi, l’accettazione della proposta da parte di società di persone e soggetti equiparati e di società di capitali in regime di trasparenza fiscale, vincolerà anche tutti i soci e gli associati.
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