Provvedimento Agenzia Entrate del 09.06.2023 ( 203543/2023)

Prot. n. 203543/2023



Criteri per l’individuazione degli elementi di incoerenza delle dichiarazioni dei redditi
modello 730/2023 con esito a rimborso finalizzati ai controlli preventivi - Articolo 5,
comma 3-bis, del decreto legislativo 21 novembre 2014, n. 175

IL DIRETTORE DELL’AGENZIA

In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente

provvedimento

Dispone:

1. Criteri per l’individuazione degli elementi di incoerenza delle dichiarazioni dei

redditi modello 730/2023

1.1 Gli elementi di incoerenza delle dichiarazioni dei redditi modello

730/2023 con esito a rimborso, presentate dai contribuenti con modifiche rispetto alla

dichiarazione precompilata che incidono sulla determinazione del reddito o

dell’imposta, sono individuati nello scostamento per importi significativi dei dati

risultanti nei modelli di versamento, nelle certificazioni uniche e nelle dichiarazioni

dell’anno precedente, o nella presenza di altri elementi di significativa incoerenza

rispetto ai dati inviati da enti esterni o a quelli esposti nelle certificazioni uniche.

1.2 È altresì considerato elemento di incoerenza delle dichiarazioni dei redditi

modello 730/2023 con esito a rimborso la presenza di situazioni di rischio individuate

in base alle irregolarità verificatesi negli anni precedenti.

2

Motivazioni

L’articolo 5, comma 3-bis, del decreto legislativo 21 novembre 2014, n. 175,

introdotto dall’articolo 1, comma 949, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di

stabilità per il 2016), prevede che “nel caso di presentazione della dichiarazione

direttamente ovvero tramite il sostituto d'imposta che presta l’assistenza fiscale, con

modifiche rispetto alla dichiarazione precompilata che incidono sulla determinazione

del reddito o dell'imposta e che presentano elementi di incoerenza rispetto ai criteri

pubblicati con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate ovvero

determinano un rimborso di importo superiore a 4.000 euro, l’Agenzia delle entrate può

effettuare controlli preventivi, in via automatizzata o mediante verifica della

documentazione giustificativa, entro quattro mesi dal termine previsto per la

trasmissione della dichiarazione, ovvero dalla data della trasmissione, se questa è

successiva a detto termine. Il rimborso che risulta spettante al termine delle operazioni

di controllo preventivo è erogato dall’Agenzia delle entrate non oltre il sesto mese

successivo al termine previsto per la trasmissione della dichiarazione, ovvero dalla data

della trasmissione, se questa è successiva a detto termine. Restano fermi i controlli

previsti in materia di imposte sui redditi.”.

Per effetto del richiamo al citato articolo 5, comma 3-bis, contenuto nell’articolo

1, comma 4, dello stesso decreto legislativo n. 175 del 2014, i controlli preventivi

possono trovare applicazione anche con riferimento alle dichiarazioni presentate ai CAF

o ai professionisti abilitati.

Con il presente provvedimento sono approvati i criteri per individuare gli

elementi di incoerenza da utilizzare per effettuare i controlli delle dichiarazioni dei

redditi modello 730/2023 con esito a rimborso.

Riferimenti normativi

Attribuzioni del Direttore dell’Agenzia delle entrate:

Decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 (articoli 57, 62, 66, 67, comma 1, 68,

comma 1, 71, comma 3, lettera a), 73, comma 4);

3

Statuto dell’Agenzia delle entrate, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 42 del
20 febbraio 2001 (articoli 5, comma 1, e 6, comma 1);

Regolamento di amministrazione dell’Agenzia delle entrate, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 36 del 13 febbraio 2001 (articolo 2, comma 1);

Decreto del Ministro delle finanze 28 dicembre 2000, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale
n. 9 del 12 febbraio 2001.

Disciplina normativa di riferimento:

Decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, recante norme di semplificazione degli

adempimenti dei contribuenti in sede di dichiarazione dei redditi e dell’imposta sul
valore aggiunto, nonché di modernizzazione del sistema di gestione delle dichiarazioni;

Decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, recante modalità
per la presentazione delle dichiarazioni relative alle imposte sui redditi, all’imposta
regionale sulle attività produttive e all’imposta sul valore aggiunto, ai sensi dell'articolo
3, comma 136, della legge 23 dicembre 1996, n. 662.

Decreto del Ministero delle finanze 31 maggio 1999, n. 164, recante norme per
l’assistenza fiscale resa dai Centri di assistenza fiscale per le imprese e per i dipendenti,
dai sostituti d’imposta e dai professionisti ai sensi dell’articolo 40 del decreto legislativo
9 luglio 1997, n. 241.

Decreto legislativo 21 novembre 2014, n. 175, recante disposizioni sulla
semplificazione fiscale e sulla dichiarazione dei redditi precompilata.

La pubblicazione del presente provvedimento sul sito internet dell’Agenzia delle
entrate tiene luogo della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, ai sensi dell’articolo 1,
comma 361, della legge 24 dicembre 2007, n. 244.


Roma, 9 giugno 2023

IL DIRETTORE DELL’AGENZIA

Ernesto Maria Ruffini

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