Il 21 luglio l'Autorità Nazionale Anti Corruzione ha presentato il nuovo portale "Come misurare la corruzione. Gli indicatori per valutare i rischi di corruzione in ogni area del Paese", un progetto che mette a disposizione della collettività un insieme di indicatori scientifici in grado di stabilire quanto sia alto il rischio che si possano verificare fatti di corruzione.
Attraverso le informazioni contenute in diverse banche dati il progetto Anac intende individuare una serie di "indicatori di rischio corruzione", anche in coerenza con quanto previsto dal PNRR per il miglioramento dell’efficacia della lotta contro la corruzione, con l'obiettivo, quindi, di rendere disponibile un set di indicatori in grado di quantificare concretamente la possibilità che si verifichino eventi corruttivi a livello territoriale, anche al fine di poter valutare il livello di efficacia delle misure anticorruzione attuate dalle varie amministrazioni.
L'Autorità ha quindi attivato sul proprio sito internet la sezione "Misura la corruzione", attraverso la quale si potrà verificare il rischio di corruzione di ogni città o provincia italiana.
Accedendo alla sezione chiunque potrà visionare il proprio territorio d’interesse e, sulla base di indicatori scientifici, suddivisi in tre filoni tematici (di contesto, di appalto e comunali), stabilire quanto sia alto il rischio che si possano verificare fatti di corruzione.
Ormai da alcuni anni sono stati introdotti gli ISA (Indici Sintetici di Affidabilità) con l’obiettivo di favorire l’assolvimento degli obblighi tributari e incentivare l’emersione spontanea di basi imponibili per gli esercenti attività di impresa, arti o professioni.
In particolare, gli ISA dovrebbero esprimere una misura di sintesi sul grado di affidabilità dei comportamenti fiscali dei contribuenti mediante una metodologia statistico-economica (alimentata da un sistema di indicatori elementari basato su dati e informazioni relativi a più periodi d’imposta).
Check list certificazione del revisore per investimenti in ricerca e sviluppo
La possibilità di ottenere la certificazione degli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione (introdotta dall’articolo 23, comma 2, del Dl 73/2022) rappresenta un’opportunità per le imprese che devono affrontare le incertezze derivanti dalle evoluzioni normative, dalla prassi e dalla giurisprudenza non sempre concordi riguardo alla spettanza del credito d’imposta.
La certificazione si affianca a quella contabile. L’utilizzo dei due strumenti azzererà il rischio di contestazioni.
AUDIT-TOOLS: lo strumento elettronico per gestire la revisione legale
Questa nuova versione di AUDIT-TOOLS raccoglie il testimone dalle versioni precedenti e, in un unico “tool”, gli strumenti minimi necessari per l’impostazione del lavoro di revisione sia per il revisore individuale che, da questa versione, per il sindaco e il collegio sindacale.
Attraverso Excel, il software consente di gestire in locale la revisione seguendo una metodologia collaudata del Dott. Antonio Cavaliere.
Ogni carta di lavoro (già referenziata) potrà, a scelta dell’utente, essere stampata ed archiviata oppure salvata in locale in formato elettronico.
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