La Corte di Cassazione ha pubblicato il documento "Le attività secondarie e l'uso dei social media da parte dei magistrati", in risposta al questionario proveniente dalla Corte Suprema della Repubblica Ceca.
In una delle risposte fornite la Suprema Corte chiarisce che sussistono dei limiti riguardo alle attività dei magistrati sui social network. Questi limiti "sono particolarmente penetranti con riguardo alle espressioni, esternazioni o pubblicazioni che hanno legami con i contenuti dei procedimenti trattati nell'ufficio o con le persone in essi coinvolti, giacché la legge recante la disciplina degli illeciti disciplinari stabilisce che il magistrato esercita le funzioni con correttezza, riserbo ed equilibrio e rispetta la dignità della persona nell'esercizio delle funzioni (art.1 d.lgs. n. 109 del 2006). Le predette espressioni, esternazioni o pubblicazioni, dunque, a certe condizioni, possono costituire un illecito disciplinare allorché siano tali da tradursi in gravi scorrettezze nei confronti delle parti, dei difensori, dei testimoni o di qualunque soggetto coinvolto nel procedimento o nei confronti di altri magistrati (art.2, lett. d), d.lgs. n.109 del 2006).
L'attività dei magistrati sui social network deve però ritenersi limitata anche quando si riferisca ad espressioni o pubblicazioni di natura privata, poiché la regola della sobrietà nei comportamenti impone di non eccedere nell'esibizione virtuale di frammenti di vita privata che dovrebbero restare riservati, al fine di non pregiudicare il necessario credito di equilibrio, serietà, compostezza e riserbo di cui ogni magistrato (e, quindi, l'intero ordine giudiziario) deve godere nei confronti della pubblica opinione.
In questa prospettiva le regole deontologiche impongono un self-restraint ancor più rigoroso nei casi in cui le esternazioni o le pubblicazioni (ma anche la creazione di "amicizie" o "connessioni" virtuali o la partecipazione a "gruppi" o a "follow") abbiano rilevanza politica o investano temi di interesse generale".
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ESG Tools: per la valutazione del livello di preparazione dell’azienda
Questo nuovo strumento, in un unico “tool”, fornisce una guida per la valutazione del livello di preparazione dell’azienda agli adempimenti richiesti per l’adeguamento della stessa all’ESG (Environmental Social Governance), standard di riferimento.
Attraverso Excel viene proposta una metodologia collaudata del Dott. Antonio Cavaliere, seguendo le indicazioni riportate nel foglio “ESG Check List”, tramite la quale, con dei menu a tendina, si può arrivare ad una primo framework di riferimento per capire se l’azienda è pronta, e quindi cosa deve prima fare per poter arrivare ad una certificazione ESG.
Il Tool è il primo di una lunga serie di Tools dedicati tutti alla materia, soprattutto aziende PMI.
La riforma dei procedimenti di composizione delle crisi aziendali
Il Decreto Legge n. 83 del 22 giugno 2012 (cd. “decreto sviluppo e crescita sostenibile”), convertito con modificazioni dalla Legge n. 134 del 7 agosto 2012, ha previsto rilevanti modificazioni della normativa relativa ai procedimenti di composizione delle crisi aziendali. Il decreto stesso ha altresì previsto che le nuove disposizioni debbano essere applicate ai procedimenti di concordato preventivo e per l'omologazione di accordi di ristrutturazione dei debiti introdotti dal trentesimo giorno successivo a quello di entrata in vigore della legge di conversione del decreto stesso, nonché ai piani attestati elaborati successivamente al predetto termine. Tenuto conto che la legge di conversione è entrata in vigore in data 12 agosto 2012, ne deriva che le nuove norme saranno operative per i procedimenti introdotti a decorrere dal giorno 11 settembre 2012. Entro breve, pertanto, gli operatori del settore (magistrati, avvocati, commercialisti) dovranno necessariamente interagire con le nuove disposizioni. Il presente lavoro si prefigge lo scopo di svolgere una prima analisi delle nuove disposizioni, dando opportuna evidenza delle ragioni che ne hanno indotto l’emanazione, al fine di orientare gli operatori del settore nella gestione dei procedimenti compositori che saranno introdotti in vigenza della nuova normativa.
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