In Gazzetta Ufficiale (n. 31 del 7-02-2022) il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 4 febbraio 2022 che individua le specifiche tecniche per trattare in modalità digitale le certificazioni di esenzione dalla vaccinazione anti-COVID-19 e consentirne la verifica digitale.
Le certificazioni di esenzione, rilasciate dalla Piattaforma nazionale-DGC, devono riportare, nella sezione che include il QR code, i seguenti dati generali presentati nelle stesse modalità grafiche delle Certificazioni verdi COVID-19:
a) cognome e nome;
b) data di nascita;
c) identificativo univoco della certificazione digitale di esenzione dalla vaccinazione anti-COVID-19;
e nei dettagli della certificazione i seguenti dati:
d) malattia o agente bersaglio: «COVID-19»;
e) la dicitura: «Soggetto esente dalla vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19.»;
f) la data di inizio validità della certificazione;
g) la data di fine di validità della certificazione, ove prevista;
h) il codice fiscale del medico che ha rilasciato la certificazione;
i) il codice univoco esenzione vaccinale (CUEV) assegnato dal Sistema TS;
j) l'ente di emissione della certificazione digitale di esenzione dalla vaccinazione anti-COVID-19: Ministero della salute.
I dati trattati, per la corretta gestione e generazione delle certificazioni di esenzione dalla vaccinazione anti-COVID-19 dalla Piattaforma nazionale-DGC, sono indicati nell'Allegato A pubblicato sul sito istituzionale del Ministero della salute.
Il medico che emette la certificazione di esenzione dalla vaccinazione anti-COVID-19 deve rilasciare all'assistito un'attestazione, in formato cartaceo o digitale, identificata con il codice univoco (CUEV), che riporta i dati di cui sopra e la motivazione che giustifica l'esenzione dalla vaccinazione anti-COVID-19, secondo le modalità riportate nell'Allegato C pubblicato sul sito istituzionale del Ministero della salute.
Leggi il Comunicato del Ministero della Salute sulle certificazioni di esenzione vaccinazione anti Covid-19.
Check-list imposta sul valore aggiunto e Terzo settore
Conto alla rovescia gli enti di tipo associativo che svolgono attività di prestazione di servizi o cessione di beni nei confronti dei propri associati. Dal 1° gennaio 2025 dovranno aprire la partita Iva.
L’attività di prestazione di servizi o cessione di beni nei confronti dei propri associati, infatti, diventerà rilevante ai fini dell’imposta sul valore aggiunto.
RAVVEDIMENTO SPECIALE 'TOMBALE' 2024: versione Cloud
Applicazione in cloud per determinare l'imposta sostitutiva prevista dal nuovo ravvedimento speciale: sanatoria per le annualità 2018-2022.
CLICCA QUI per una demo dell'applicazione.
In sede di conversione del D.L. n. 113/2024 (cd. “Decreto Omnibus”) è stata prevista la possibilità, per i soli contribuenti ISA che aderiscono al Concordato Preventivo Biennale, di definire in via agevolata i periodi d’imposta dal 2018 al 2022.
Modello di memoria difensiva verso il nuovo schema d'atto dell’Agenzia Entrate
Il nuovo art. 6-bis dello Statuto dei diritti del Contribuente (LEGGE 27 luglio 2000, n. 212) definisce il Principio del contraddittorio e del conseguente “schema d’atto” che costituirà la base di partenza delle attività di accertamento.
Questo modello di memoria difensiva tiene conto di gran parte delle innumerevoli modifiche emergenti sia nello statuto dei diritti del contribuente sia nel D.lgs n 546/1992.
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