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Risoluzione Agenzia Entrate n. 20/E del 18.04.2024




RISOLUZIONE N. 20/E





Divisione Servizi
__________

Direzione Centrale Servizi Catastali,
Cartografici e di Pubblicità Immobiliare


Roma, 18 aprile 2024










Allegati: 1




OGGETTO: Aggiornamento della cartografia catastale e dell’archivio
censuario del Catasto Terreni. Estensione della procedura
Pregeo 10, versione 10.6.3.



INDICE

1. PREMESSA ........................................................................................................ 3

2. NUOVE FUNZIONALITÀ DELLA PROCEDURA ...................................... 3

2.1. Dematerializzazione della lettera di incarico ................................................... 3

2.2. Frazionamento degli Enti Urbani di cui alla circolare n. 11/E dell’8 maggio
2023
...................................................................................................................... 4

2.3. Rilascio degli estratti di mappa richiesti per via telematica e rilascio
dell’estratto di mappa “evoluto”
....................................................................... 6

2.4. Evoluzione del modello per il trattamento dei dati censuari .......................... 8

2.5. Gestione dei dati di rilievo satellitare ............................................................... 9

3. DECORRENZA .................................................................................................. 9

4. DISPOSIZIONI FINALI ................................................................................. 10

5. ALLEGATO TECNICO .................................................................................. 11

3

1. PREMESSA

Con Provvedimento del Direttore dell’Agenzia del Territorio 1° ottobre 20091 è
stata attivata la procedura Pregeo 10, che consente l’approvazione automatica degli atti
geometrici di aggiornamento catastale, nonché l’aggiornamento dell’archivio
cartografico e dell’archivio censuario del Catasto Terreni. Sul tema, è stata emanata la
circolare n. 44/E del 14 dicembre 2016, con la quale è stata adottata la versione “10.6.0
- APAG 2.08” della procedura Pregeo 10.

Successivamente, con la Risoluzione n. 1/E del 7 gennaio 2020, sono state
implementate (versione “10.6.1 - APAG 2.12” della procedura), alcune funzionalità, sia
connesse a precedenti disposizioni operative che migliorative, per facilitare la
predisposizione degli atti geometrici di aggiornamento da parte dei tecnici redattori.
Inoltre, sono stati introdotti ulteriori controlli e correttivi, nell’ottica della
informatizzazione dei flussi documentali e dell’estensione della trattazione automatica
alla quasi totalità degli atti di aggiornamento geometrici.

Nel mese di aprile 2021, è stata poi rilasciata la versione “10.6.2 - APAG 2.12”,
con interventi migliorativi delle funzionalità già proprie della precedente release.

Con la presente risoluzione e il relativo allegato tecnico sono illustrate le novità
introdotte dalla nuova versione “10.6.3 - APAG 2.15” della procedura Pregeo 10, con
la quale sono state implementate nuove funzionalità migliorative, finalizzate
all’omogeneizzazione e all’uniformità delle lavorazioni da parte degli Uffici ed alla
semplificazione e all’efficientamento delle funzionalità per la predisposizione degli atti
geometrici di aggiornamento da parte dei tecnici professionisti.

2. NUOVE FUNZIONALITÀ DELLA PROCEDURA

Si riportano di seguito le novità introdotte con la nuova versione “10.6.3 - APAG
2.15” della procedura Pregeo 10, nei diversi ambiti di intervento.

2.1. Dematerializzazione della lettera di incarico

Al fine di fornire indicazioni operative univoche ai professionisti e per uniformare
i controlli da parte degli operatori dell’Ufficio, sono state implementate le funzionalità
informatiche che consentono la compilazione assistita e la completa dematerializzazione
della lettera di incarico, di cui alle circolari n. 194/T del 13 luglio 1995 e n. 49/T del 27
febbraio 1996.

In particolare, la circolare n. 49/T sopra citata definisce puntualmente le modalità
ordinarie e le eccezioni ammissibili per la sottoscrizione dei tipi di aggiornamento, che
sono stati distinti, sulla base della conformità o meno al decreto ministeriale n. 701 del
19 aprile 1994, nelle seguenti tre fattispecie:


1 Pubblicato sul sito internet dell’Agenzia ai sensi dell’art. 1, comma 361, della legge 24 dicembre 2007, n. 244.

4

- Tipi redatti in conformità alle disposizioni vigenti;
- Tipi non redatti in conformità alle disposizioni vigenti;
- Tipi non redatti in conformità alle disposizioni vigenti, ma ricevibili ed

iscrivibili in atti.

L’ultima fattispecie comprende gli atti di aggiornamento con mancata
sottoscrizione e/o mancata autorizzazione al mandato al tecnico professionista da parte
di tutti i titolari di diritti reali, che risultano ricevibili ed iscrivibili in atti da parte
dell’Agenzia quando presentano lettera di incarico al tecnico, riportante le motivazioni
della mancata sottoscrizione e/o autorizzazione al mandato2.

Le possibili motivazioni elencate nella circolare n. 49/T del 1996 sono:

- Cause di forza maggiore (irreperibilità, morte presunta di persone fisiche,
inesistenza o soppressione di persone giuridiche);

- Interesse legittimo all’attivazione della procedura di aggiornamento
catastale;

- Sentenza o ordinanza dell’Autorità Giudiziaria.

La nuova versione del software consente la compilazione guidata e la
dematerializzazione della lettera di incarico, nel rispetto del format allegato alla citata
circolare n. 49/T del 1996.

Le modalità di compilazione, attraverso le nuove funzionalità informatiche - nei
diversi casi di motivazioni di mancata sottoscrizione e/o autorizzazione al mandato -
sono dettagliatamente illustrate nel paragrafo dedicato dell’allegato tecnico.

2.2. Frazionamento degli Enti Urbani di cui alla circolare n. 11/E dell’8 maggio
2023

La nuova versione “10.6.3 - APAG 2.15” della procedura Pregeo 10 consente
l’automazione delle operazioni di frazionamento degli Enti Urbani (cfr. circolare n. 11/E
dell’8 maggio 2023), con l’introduzione di nuove funzionalità sia nel software
disponibile ai professionisti sia nelle funzionalità disponibili agli operatori dell’Ufficio.

I frazionamenti interni al lotto urbano sono effettuati, salvo specifiche eccezioni,
direttamente al Catasto Fabbricati, mediante presentazione di un atto di aggiornamento
Docfa, con relativa identificazione e rappresentazione grafica (planimetrie e/o elaborato
planimetrico) dei beni.

In coerenza con le indicazioni di prassi finora fornite, il propedeutico
frazionamento al Catasto Terreni, con atto di aggiornamento Pregeo, può invece essere
richiesto nei seguenti casi particolari:


2 In ottemperanza a quanto indicato nel paragrafo 3 della circolare n. 49/T del 27 febbraio 1996.

5

1. il lotto urbano deve essere ridefinito perché una porzione del lotto originario
cambia destinazione/qualità, perdendo la destinazione “Ente Urbano – cod. 282”
o “Fabbricato promiscuo – cod. 278”;

2. il lotto urbano deve essere ridefinito perché una porzione del lotto originario, pur
mantenendo la medesima destinazione “Ente Urbano - cod. 282” o “Fabbricato
promiscuo – cod. 278”, deve costituire o entrare a far parte di un nuovo lotto;

3. il lotto urbano deve essere ridefinito perché una porzione di un fabbricato ivi
ubicato presenta caratteristiche costruttive proprie, potendosi considerare quindi
fabbricato autonomo.

Si ritiene necessario chiarire, in via generale, che il frazionamento al Catasto
Terreni è possibile, per esigenze di coerenza con i principi fondanti del sistema catastale,
solo qualora la “particella derivata” perda ogni collegamento con il lotto urbano
originario.

Viceversa, qualora la “particella derivata” mantenga un qualsiasi collegamento con
il lotto urbano originario, non è consentito operare l’aggiornamento in cartografia
mediante frazionamento al Catasto Terreni, in coerenza con quanto sopra rappresentato.

In sostanza, anziché effettuare il frazionamento degli Enti Urbani con atto di
aggiornamento geometrico, l’operazione catastale deve essere effettuata nella
stragrande maggioranza dei casi al Catasto Fabbricati, utilizzando l’elaborato
planimetrico del Docfa, risultando il ricorso al Pregeo circoscritto a pochi casi residuali
specificamente individuati e codificati.

La nuova versione “10.6.3 - APAG 2.15” della procedura Pregeo 10 consente ai
professionisti di implementare la codifica e i conseguenti controlli automatici in modo
che l’atto di aggiornamento presentato sia del tutto coerente con la casistica ammessa.

L’estensione della nuova versione del Pregeo consente di concludere il periodo
transitorio di gestione manuale dell’operazione di frazionamento dell’Ente Urbano,
attivato dalla Circolare n. 11/E dell’8 maggio 2023, con evidenti vantaggi sia per
l’Agenzia che per i professionisti. Pertanto, a decorrere dal 1° maggio 2024, gli atti
di aggiornamento geometrico recanti frazionamento di Enti Urbani dovranno
essere presentati utilizzando esclusivamente la nuova versione del Pregeo
3.


3 Eventuali atti redatti con la versione 10.6.2 di Pregeo, presentati successivamente al 1° maggio 2024, saranno
resi inidonei all’approvazione da parte dell’Ufficio. Tuttavia, al fine di gestire alcune situazioni connesse alle
peculiarità del sistema tavolare e nelle more della implementazione di specifiche ulteriori casistiche ammesse per
l’utilizzo del Pregeo, per i soli atti di aggiornamento geometrico recanti frazionamento di Enti Urbani (cod. 282 e
278) presentati nei territori in cui vige il sistema del Libro Fondiario di cui al Regio Decreto 28 marzo 1929, n.
499, potrà continuare ad essere utilizzata, laddove strettamente necessario, la versione 10.6.2 del software, anche
successivamente alla data predetta. In tali casi, il professionista giustificherà tale scelta nella Relazione Tecnica
Libera, nel rispetto del principio della perfetta concordanza tra le risultanze del catasto fondiario e del libro
maestro.

6

Le modalità di compilazione, con l’individuazione delle diverse casistiche
ammesse (da Caso B a Caso G di cui alla circolare n. 11/E dell’8 maggio 2023), sono
dettagliatamente illustrate nel paragrafo dedicato dell’allegato tecnico.

2.3. Rilascio degli estratti di mappa richiesti per via telematica e rilascio
dell’estratto di mappa “evoluto”

La richiesta all’Ufficio competente dell’estratto di mappa ad uso aggiornamento
è di norma effettuata dal professionista attraverso la piattaforma telematica “Sister” e
deve riguardare tutte le particelle oggetto della proposta di aggiornamento.

Il tecnico catastale, prima del rilascio dell’estratto di mappa, verifica l’assenza di
disallineamenti riguardanti le particelle interessate e, nel caso siano presenti, provvede
a risolverli prima di procedere al rilascio dell’estratto di mappa. Del pari, qualora per
l’aggiornamento della mappa dovessero mancare adempimenti di parte, vista l’esigenza
di non consentire ulteriori attività cartografiche, per non andare a reiterare situazioni
non corrette in banca dati, l’estratto di mappa non viene rilasciato, con comunicazione
motivata, nelle more della regolarizzazione.

Attesa quindi la natura di procedimento tecnico-amministrativo del flusso di
rilascio dell’estratto di mappa uso aggiornamento, che assume di fatto carattere di
“certificazione a valore aggiunto” in quanto rilasciato solo previa verifica di idoneità
della effettiva situazione in cartografia e nel censuario del Catasto Terreni, l’intero
flusso, dalla data di progressiva estensione presso i singoli Uffici4, verrà tracciato
mediante protocollazione sul registro ufficiale dell’Ufficio competente, con attivazione
a partire dalla richiesta del professionista su “Sister” e conclusione con una
comunicazione di trasmissione della certificazione. In quest’ottica, l’esito del servizio
di rilascio dell’estratto di mappa ad uso aggiornamento può essere anche negativo, ad
esempio, per carenza di atti intermedi.

Dal punto di vista procedurale, a fronte della protocollazione “in entrata”
attribuita dal sistema documentale, nel caso di richiesta per il rilascio della
certificazione, la comunicazione, firmata digitalmente dal Responsabile dell’Ufficio o
suo delegato, dotata del numero di protocollo “in uscita”, è restituita al professionista
(sulla piattaforma “Sister”) nello stesso file compresso dell’estratto di mappa.

Anche la comunicazione di esito negativo, firmata digitalmente dal Responsabile
dell’Ufficio o suo delegato, debitamente motivata e dotata del numero di protocollo “in
uscita”, è restituita al professionista (sulla piattaforma “Sister”), a chiusura del
procedimento.


4 In particolare, l’attivazione della nuova modalità di tracciamento del flusso di rilascio degli estratti di mappa uso
aggiornamento è stata prevista preliminarmente sui tre Uffici pilota di Genova, Trieste e Siena con successiva
estensione sui rimanenti Uffici.

7

Nell’estratto di mappa uso aggiornamento è stata inoltre prevista l’indicazione
automatica della zona del rilievo ai fini della verifica di tolleranza nella precisione delle
distanze misurate5. In particolare, la zona indicata discende dall’analisi del foglio di
mappa oggetto della richiesta con riferimento al numero dei fabbricati, al numero di atti
di aggiornamento presentati e alla differenza di quota (massima e minima) tra i punti
fiduciali ivi presenti.

A partire dalla data di emanazione della presente risoluzione, potrà essere
richiesto dal professionista, in regime di facoltatività, un estratto di mappa ad uso
aggiornamento, cosiddetto “evoluto”, costituito dall’integrazione dell’attuale estratto di
mappa ad uso aggiornamento, con le informazioni alimentate dall’archivio censuario del
Catasto Fabbricati.

L’estratto di mappa “evoluto” è un prodotto di consultazione moderno e in linea
con i principi di aggiornamento integrato, propri del Sistema Integrato del Territorio -
SIT (la piattaforma web per la gestione del patrimonio immobiliare adottata
dall’Agenzia) e consente l’integrazione dei contenuti relativi alle informazioni
cartografiche e dell’archivio censuario di Catasto Terreni (già presenti nell’ordinario
estratto di mappa), con le informazioni censuarie relative al Catasto Fabbricati, nei casi
in cui l’operazione catastale riguardi gli “Enti urbani” e vada ad incidere su unità
immobiliari urbane già censite al Catasto Fabbricati6.

L’estratto di mappa “evoluto” mantiene pertanto la natura di certificazione al
Catasto Terreni, con aggiunta della consultazione telematica al Catasto Fabbricati per le
unità immobiliari oggetto della richiesta da parte del professionista.

La richiesta dell’estratto di mappa “evoluto” è facoltativa ed attualmente limitata
a un massimo di dieci unità immobiliari urbane che il professionista deve indicare
all’atto della richiesta su “Sister”.

Per il rilascio devono essere corrisposti, oltre all’imposta di bollo e al tributo
speciale catastale, anche il tributo speciale catastale previsto per le consultazioni
telematiche per ciascuna unità immobiliare oggetto di consultazione, in base alla
richiesta avanzata dal professionista.

Preliminarmente alla richiesta, il professionista avrà cura di verificare la corretta
correlazione delle particelle di Catasto Terreni e di Catasto Fabbricati. Qualora rilevi
delle incoerenze, dovrà produrre all’Ufficio Provinciale-Territorio competente una
istanza, esente da imposta di bollo, finalizzata all’esatta definizione della correlazione,
prima della richiesta dell’estratto di mappa “evoluto”.


5 Cfr. il paragrafo 4 del Decreto direttoriale n. 4A/322 del 19 gennaio 1988, recante «Istruzione per il rilievo
catastale di aggiornamento». In particolare, l’indicazione della zona compare, nel file .emp dell’estratto di mappa,
come una riga di tipo 6.
6 Le informazioni oggettive e soggettive dell’archivio censuario del Catasto Fabbricati sono integrate nel file .emp
dell’estratto di mappa “evoluto”, sotto forma di righe di tipo 6.

8

Qualora l’errore sulle unità immobiliari richieste nell’estratto di mappa evoluto
sia imputabile all’Ufficio, l’estratto in sostituzione potrà essere rilasciato
esclusivamente in front-office, con la sola nuova corresponsione del tributo speciale
dovuto per le consultazioni al Catasto Fabbricati.

Nel caso invece di richiesta errata delle unità immobiliari, l’estratto di mappa uso
aggiornamento andrà richiesto nuovamente con nuova corresponsione di tributo speciale
catastale e bollo.

Le modalità di comunicazione degli esiti di rilascio dell’estratto di mappa evoluto
sono le stesse già indicate in generale per il servizio di rilascio dell’estratto di mappa ad
uso aggiornamento.

Le indicazioni operative relative alle nuove funzionalità per la richiesta
dell’estratto di mappa “evoluto” sono descritte nel paragrafo dedicato dell’allegato
tecnico
.

2.4. Evoluzione del modello per il trattamento dei dati censuari

Con la versione “10.6.3 - APAG 2.15” della procedura Pregeo 10 è stata resa più
“robusta” la predisposizione automatica del modello per il trattamento dei dati censuari.

In particolare, il nuovo software consente l’adozione di un modello per il
trattamento dei dati censuari (cosiddetto “blindato”), ottenuto attraverso miglioramenti
evolutivi dell’algoritmo che sta alla base delle operazioni di controllo automatico,
secondo le regole di individuazione delle diverse casistiche e tipologie di atti di
aggiornamento.

Le nuove caratteristiche connesse alla predisposizione automatica del modello per
il trattamento dei dati censuari dell’atto d’aggiornamento, in assenza di modifiche da
parte del tecnico redattore, facilitano l’approvazione automatica con “esito positivo”, da
parte della procedura, senza necessità di ulteriori verifiche da parte dell’operatore
dell’Ufficio.

Si evidenzia come nel caso di atti di aggiornamento che trattano particelle con
destinazione cod. 282 e 278, la possibilità di optare per l’adozione del modello censuario
“blindato” 7 è condizionata alla previa richiesta dell’estratto di mappa “evoluto”.

L’utilizzo del modello per il trattamento dei dati censuari “blindato”, per il
momento, è facoltativo.

Si evidenzia che l’approvazione automatica dell’atto di aggiornamento senza esito
da parte dell’operatore dell’Ufficio è comunque condizionata, oltre che dall’adozione
del modello censuario “blindato”, anche dall’ulteriore requisito dell’assenza di lettera
d’incarico.


7 L’estensione del modello per il trattamento dei dati censuario “blindato” alla casistica del Tipo misto
Frazionamento e Mappale è prevista con la successiva migrazione del Pregeo in architettura web.

9

2.5. Gestione dei dati di rilievo satellitare

In fase di elaborazione della proposta di aggiornamento geometrico, la versione
“10.6.3 - APAG 2.15” della procedura Pregeo 10 consente la gestione diretta, il
trattamento e l’elaborazione dei dati del rilievo effettuato dai professionisti con
strumentazione GNSS (Global Navigation Satellite System).

Il nuovo software consente ai professionisti di elaborare i dati GNSS direttamente
scaricati dalla stragrande maggioranza di tipologie di ricevitori satellitari8, sia in
modalità cinematica RTK9 che in Elaborazione Statica10.

Mediante specifici tool di rappresentazione grafica è possibile ottenere le
informazioni sulle coordinate dei punti e sulle reciproche distanze, con la possibilità
anche di sovrapporre, se disponibile un collegamento internet, il rilievo topografico alla
cartografia catastale WMS11.

È possibile altresì escludere eventuali punti di rilievo caratterizzati da uno scarto
quadratico medio elevato e scaricare il file delle coordinate ECEF (Geocentriche)12 del
rilievo in estensione .csv.

Le funzionalità per la gestione dei dati GNSS sono descritte nel paragrafo dedicato
dell’allegato tecnico.

3. DECORRENZA

Dalla data di emanazione della presente risoluzione gli atti di aggiornamento
geometrico sono predisposti dai professionisti redattori con la versione “10.6.3 - APAG
2.15” della procedura Pregeo 10.

La versione “10.6.2 - APAG 2.12”, per esigenze gestionali, sarà tecnicamente
supportata da Sogei fino alla data del 30 giugno 202413.


8 L'Agenzia valuterà eventuali richieste di integrazione nel Pregeo di tracciati record di scarico dei dati attualmente
non contemplati.
9 Real Time Kinematic (cinematica in tempo reale) è una metodologia di rilievo che permette la misurazione con i
dati satellitari applicando ad essi i messaggi di correzione delle stazioni a terra, in modo da ottenere informazioni
precise, centimetriche e, soprattutto, in tempo reale.
10 Elaborazione statica (post processing) è una metodologia che permette l’uso dei dati satellitari attraverso la post
elaborazione dei dati grezzi delle misurazioni effettuate sul terreno.
11 Web Map Service (WMS), è il servizio di consultazione realizzato secondo lo standard Web Map Service (WMS)
che consente di navigare molti contenuti delle mappe catastali e di visualizzarli integrati con altri dati territoriali,
direttamente tramite software GIS (Geographic Information System) o specifiche applicazioni dell’utente. Le
informazioni consultabili tramite il servizio sono allineate con la banca dati cartografica del Catasto, costantemente
aggiornata in modalità automatica mediante l'invio telematico degli atti tecnici predisposti dai professionisti
abilitati.
12 Il sistema di coordinate Earth-centered, Earth-fixed (acronimo ECEF ), noto anche come sistema di coordinate
geocentriche, è un sistema di riferimento spaziale cartesiano che rappresenta le posizioni di un punto sulla
superficie della Terra come misure X , Y e Z dal suo centro di massa.
13 Per i soli atti di aggiornamento recanti frazionamento di Enti Urbani presentati nei territori in cui vige il sistema
del libro fondiario, potrà essere utilizzata, laddove strettamente necessario, la versione “10.6.2 - APAG 2.12” di
Pregeo fino al rilascio della nuova release del software in architettura web.

10

A decorrere dal 1° maggio 2024, gli atti di aggiornamento geometrico recanti la
lettera d’incarico e quelli concernenti il frazionamento di Enti Urbani, riconducibili
all’ambito di applicazione della circolare n. 11/E dell’8 maggio 2023, ad eccezione – in
fase di prima applicazione – di quelli presentati nei territori in cui vige il sistema del
libro fondiario, dovranno essere predisposti con la versione “10.6.3 - APAG 2.15” della
procedura Pregeo 10.

4. DISPOSIZIONI FINALI

Gli Uffici Provinciali-Territorio nello spirito della fattiva collaborazione con gli
Ordini e i Collegi professionali interessati, avranno cura di dare la massima diffusione
del contenuto della presente risoluzione, provvedendo a fornire ogni utile indirizzo
operativo ed informativo.

Quanto sopra anche al fine di sensibilizzare i professionisti ad adottare la nuova
versione della procedura, che consente la semplificazione delle modalità operative
interne ed esterne.

***

Le Direzioni Regionali vigileranno affinché le istruzioni fornite e i principi
enunciati con la presente risoluzione siano puntualmente osservati dalle Direzioni
Provinciali e dagli Uffici Provinciali-Territorio dipendenti.


IL DIRETTORE CENTRALE

firmato digitalmente

11

5. ALLEGATO TECNICO

Si riportano di seguito le nuove modalità operative richiamate nei paragrafi
precedenti.

5.1 Dematerializzazione della lettera di incarico

La versione “10.6.3” della procedura Pregeo 10 integra, in una logica di
compilazione assistita, le funzioni già presenti nella precedente versione riferite alla
lettera di incarico.

In particolare, nella fase di predisposizione dell’atto di aggiornamento, una
procedura guidata consente al professionista di fornire tutti i dati necessari e di produrre
la lettera di incarico in coerenza con il modello allegato alla circolare n. 49/T del 27
febbraio 1996. La lettera di incarico dematerializzata diventa parte integrante dell’atto
di aggiornamento geometrico.

La nuova versione del Pregeo consente al professionista di differenziare le
dichiarazioni e le informazioni da fornire, sulla base delle prescrizioni della circolare,
riferite a ciascuna casistica di mancata sottoscrizione dell’atto di aggiornamento da parte
di tutti i titolari di diritti reali.

Il diagramma sotto riportato descrive il flusso logico delle operazioni di verifica
della conformità degli atti di aggiornamento con le disposizioni vigenti, individuando
quelli ricevibili ed iscrivibili in atti.



13

Sono di seguito descritti i passaggi operativi necessari per la compilazione e la
produzione automatica della lettera di incarico.

Nei casi in cui non tutti i soggetti titolari di diritti reali sottoscrivano l’atto di
aggiornamento, se non si seleziona il check-box relativo a un procedimento
amministrativo iniziato d’ufficio, alla conferma di chiusura del pannello sottostante è
richiesto di proseguire con la predisposizione della lettera di incarico.

Figura 1 - Schermata lista soggetti sottoscriventi

Appare quindi un messaggio che chiede di indicare se si tratti di un atto di
aggiornamento conseguente ad una Sentenza o ad un’Ordinanza dell’Autorità
giudiziaria.

Figura 2 – Messaggio Sentenza o Ordinanza

Se l’atto di aggiornamento è presentato per Sentenza o Ordinanza dell’Autorità
giudiziaria, si sceglie l’una o l’altra casistica nel pannello che compare successivamente.


Figura 3 – Scelta della casistica Sentenza/Ordinanza

14

Nei casi diversi da quelli riconducibili ad una richiesta dell’Autorità giudiziaria, si
seleziona “No” nel pannello di figura 2 e si accede al modulo di compilazione della
lettera o delle lettere di incarico.


Figura 4 – Modulo di compilazione della lettera di incarico

Dopo aver indicato il numero di lettere di incarico, si procede con la compilazione
di ognuna di esse, accedendo al modulo successivo mediante il comando “Procedi”.


Figura 5 – Indicazione del numero di lettere di incarico

15

Nel caso di Sentenza o Ordinanza dell’Autorità giudiziaria, non si compila il
pannello con la dichiarazione del numero di lettere di incarico e si passa direttamente al
modulo sottostante.


Figura 6 – Pannello di inserimento dei dati degli intestatari sottoscriventi

È richiesta l’indicazione, per ogni lettera presentata, del/i soggetto/i
sottoscrittore/i.


Figura 7– Selezione degli intestatari sottoscriventi

Deve essere indicato il titolo del/i sottoscrivente/i. Tramite un menù a tendina è
possibile selezionare il titolo scelto.

16


Figura 8– Indicazione delle titolarità

Mediante il comando “Aggiungi altro sottoscrittore”, una volta terminato
l’inserimento dei dati relativi al primo, si può passare alla compilazione riferita al
sottoscrittore successivo.

Nel caso siano presenti in capo allo stesso soggetto più titolarità di diritti reali, si
inserisce il titolo successivo al primo sempre utilizzando il comando “Aggiungi altro
sottoscrittore”, selezionando nuovamente il soggetto già inserito con altro titolo.

Si procede alla compilazione in maniera analoga per tutti i soggetti sottoscriventi
e si termina l’inserimento dei dati di titolarità utilizzando il comando “Fine Inserimento
soggetti”.


Figura 9– Fine inserimento soggetti sottoscriventi

17

Si prosegue quindi con la selezione delle particelle per le quali, a causa della
mancata sottoscrizione di tutti i soggetti intestatari, risulti necessaria la presentazione
della lettera di incarico.

Nei casi in cui siano oggetto della lettera di incarico tutte le particelle in elenco, si
può spuntare il check-box “Selezione di tutte le particelle”.


Figura 10– Selezione delle particelle

Si procede con la conferma “Fine selezione particelle”.

Per ciascuno dei soggetti elencati nel campo dei soggetti non firmatari, si dichiara
la motivazione di mancata sottoscrizione ovvero di mancata autorizzazione al
conferimento del mandato al professionista incaricato.


Figura 11 – Selezione dei soggetti non firmatari

È possibile selezionare tutti i soggetti non firmatari spuntando “Selezione di tutti i
soggetti non firmatari”.

18


Figura 12– Selezione del comando di dichiarazione

È reso così attivo il comando “e dichiara che” e si può accedere al pannello sotto
riportato.


Figura 13– Motivazioni della mancata sottoscrizione

19

Nel caso in cui l’obbligo di firma dell’atto di aggiornamento non può essere
formalmente assolto da alcuni o da tutti gli altri contitolari, ma gli stessi hanno
autorizzato uno o più soggetti intestatari al conferimento dell’incarico professionale, si
seleziona “Autorizzazione al conferimento del mandato da parte di tutti i titolari di diritti
reali”.


Figura 14– Scelta della “Autorizzazione al conferimento del mandato da parte di tutti i titolari”

Come precisato nella circolare n. 194/T del 13 luglio 1995, in questi casi, in
presenza di lettera di incarico, non è obbligatoria la contestuale sottoscrizione dell’atto
di aggiornamento.

La lettera di incarico può anche essere utilizzata, coerentemente con quanto
riportato al par. 3 della circolare n. 49/T del 27 febbraio 1996, come delega alla
rappresentanza della parte interessata nei confronti dell’Amministrazione per lo
specifico procedimento amministrativo in oggetto14.


14 Secondo quanto previsto dall’art. 63 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, e successive modificazioni ed
integrazioni.

20


Figura 15– Delega all’amministrazione finanziaria

Selezionando “Delega all’amministrazione finanziaria” si apre una finestra di
dialogo che riporta i riferimenti normativi. Se si vuole utilizzare la lettera di incarico
come delega alla rappresentanza si sceglie “Accetta”, in caso contrario si seleziona
“Rifiuta”.


Figura 16– Delega all’amministrazione finanziaria - Riferimenti normativi

Tramite il comando “Fine lettera” si conclude la compilazione della “Lettera di
incarico”.

21


Figura 17– Fine lettera

Nel caso di Sentenza o Ordinanza dell’Autorità giudiziaria, si accede al comando
“Fine Lettera” una volta effettuata la scelta dell’una o dell’altra casistica e confermato
il dato inserito.


Figura 18– Fine Lettera in caso di Sentenza o Ordinanza

Se la motivazione della mancata sottoscrizione e/o autorizzazione al mandato
professionale è dovuta a cause di forza maggiore o ad interesse legittimo all’attivazione
della procedura di aggiornamento, nel pannello sottostante si seleziona “Mancata
sottoscrizione dell’atto di aggiornamento e/o mancata autorizzazione al conferimento
del mandato”.

22


Figura 19– Scelta della “Mancata sottoscrizione”

Si prosegue compilando il pannello sottostante.


Figura 20– Pannello delle casistiche di mancata sottoscrizione

Nei casi di mancata sottoscrizione dovuta a cause di forza maggiore, si seleziona
una delle possibili alternative proposte: “irreperibilità”; “morte presunta di persone
fisiche”; “inesistenza o soppressione di persone giuridiche”.

Nel caso sia necessario indicare altre cause di forza maggiore non presenti in
elenco si seleziona “Altra motivazione”.

23


Figura 21 – Indicazione delle cause di forza maggiore

È necessaria la dichiarazione di assunzione di responsabilità per ogni onere ed
obbligo che eventualmente dovesse interessare gli altri soggetti non sottoscrittori per
effetto dell’aggiornamento richiesto, come prescritto dalla circolare n. 194/T del 27
febbraio 1996, ai fini della ricevibilità ed iscrizione dell’atto di aggiornamento.

La dichiarazione è presente nel pannello di compilazione ed è riportata
automaticamente nella lettera di incarico prodotta.


Figura 22 – Assunzione di responsabilità

Perché l’atto di aggiornamento sia conforme alle disposizioni vigenti e dunque
ricevibile ed iscrivibile in atti, è necessario selezionare la dichiarazione che “la mancata
sottoscrizione da parte dei soggetti contitolari non è ascrivibile ad un contenzioso in
atto
”.

Nel caso di mancata selezione compare un messaggio che avverte che si potrà
proseguire nella compilazione della lettera di incarico soltanto se verrà selezionata la
dicitura in oggetto.

24


Figura 23 – Dichiarazione obbligatoria di assenza di contenzioso in atto

Quindi si conferma l’inserimento dei dati.


Figura 24 – Conferma dell’inserimento dei dati

Nei casi in cui l’atto di aggiornamento sia presentato per procedimento promosso
da soggetti portatori di interessi legittimi, tesi al riconoscimento ovvero all’acquisizione
della proprietà e dei diritti reali, come indicato nella circolare, “la trattazione del tipo è
condizionata dalla indicazione nella lettera di incarico al professionista, da parte del
richiedente, della motivazione di interesse legittimo all’attivazione della procedura di
aggiornamento catastale”.

In fase di compilazione, nel pannello di inserimento dei dati di intestazione della
lettera di incarico, si attiva l’opzione “Selezionare se portatore di interesse legittimo”.

25


Figura 25 – Selezione dell’interesse legittimo

In questo caso, non si procede all’indicazione della titolarità.

Si seleziona quindi “Fine Inserimento soggetti” e si procede, come già descritto,
alla selezione delle particelle oggetto della lettera di incarico ed alla selezione dei
soggetti non firmatari, in riferimento ai quali si dichiara la motivazione di mancata
sottoscrizione dell’atto di aggiornamento per interesse legittimo del sottoscrivente.

Nel pannello di scelta delle motivazioni della mancata sottoscrizione si seleziona
la mancata sottoscrizione e/o autorizzazione del mandato da parte dei soggetti
contitolari è dovuta a procedimento promosso da soggetti portatori di interessi
legittimi
”.


Figura 26 – Mancata sottoscrizione dei titolari per procedimento per interesse legittimo

26

Si conferma l’inserimento dei dati e nel pannello successivo si termina la
compilazione con il comando “Fine lettera”.


Figura 27 – Fine lettera

Non è prevista la lettera di incarico nei casi di mancata sottoscrizione da parte dei
soggetti titolari di atti relativi a procedimenti amministrativi iniziati d’ufficio.

In questi casi, una volta riportato il soggetto sottoscrivente nella lista di destra del
pannello sottostante, si seleziona “Atto finalizzato a procedimento amministrativo
iniziato d’ufficio
” e si prosegue nella produzione della modulistica.


Figura 28 – Atto finalizzato a procedimento amministrativo d’ufficio

Nei casi in cui, su mandato dell’Autorità Giudiziaria, il professionista compilatore
dell’atto di aggiornamento sia il “Consulente Tecnico d’Ufficio” nominato dal
Tribunale, si attiva “Selezionare se l’atto è redatto da un Consulente Tecnico d’Ufficio
nel pannello di Inserimento dei soggetti.

27


Figura 29 – Selezione atto redatto da CTU

Il Consulente Tecnico d’Ufficio e professionista redattore dell’atto risulterà così il
soggetto sottoscrivente.

Figura 30 – CTU firmatario

Per le particelle per le quali manchi la sottoscrizione di tutti i titolari di diritti
reali15, la nuova versione “10.6.3 - APAG 2.15” della procedura Pregeo 10 prevede un


15 L’annotazione di non conformità è necessaria nei casi di mancata sottoscrizione per motivazioni di forza
maggiore o di interesse legittimo alla presentazione dell’atto di aggiornamento.

28

nuovo pannello di compilazione per la registrazione in automatico negli atti del catasto
dell’annotazione di immobile “Atto di aggiornamento non conforme all’art.1, comma 8,
del Decreto ministeriale n.701/1994
”.


Figura 31 – Compilazione delle informazioni sulle particelle con annotazione

29

5.2 Frazionamento degli Enti Urbani di cui alla circolare n. 11/E dell’8 maggio 2023

La versione “10.6.3 - APAG 2.15” della procedura Pregeo 10, nella fase di
predisposizione dell’atto di aggiornamento, nella Relazione Tecnica Strutturata
aggiunge alle funzioni già presenti nella precedente versione il nuovo comando
“Frazionamento EU”.

Figura 32 – Finestra selezione "Frazionamento EU"

La selezione del comando “Frazionamento EU”, che si attiva solo in caso di
frazionamento di particelle in cod. 282 e 278, consente al professionista di indicare la
casistica del frazionamento di particella/e Ente Urbano, tra quelle previste dalla
Circolare n. 11/E dell’8 maggio 2023.

30

Figura 33 – Finestra di selezione casistica frazionamento

Selezionata/e la/e casistica/che, si attiva il comando “Inserisci Particelle”,
mediante il quale si può procedere, nella schermata successiva, all’inserimento delle
unità censite al Catasto Fabbricati dalle quali mutuare le ditte da assegnare alle particelle
derivate, in cod. 450, da ricaricare al Catasto Terreni.

In particolare, nella schermata “Inserimento UIU” dovrà essere inizialmente
indicata la particella derivata alla quale ci si riferisce e, successivamente, dovrà essere
definita la ditta da assegnare alla predetta particella secondo tre distinte modalità:

a) mediante caricamento dell’estratto di mappa evoluto e selezione dal relativo
menu;

b) mediante inserimento manuale dell’unità dalla quale mutuare la ditta;

c) mediante creazione manuale di una ditta quadrata, nel caso di BCC e BCNC.

31

Figura 34 – Finestra di inserimento UIU – selezione particella costituita

Nella schermata seguente è indicato il riquadro per la scelta dell’unità direttamente
dal relativo menu in caso di previo caricamento dell’estratto di mappa evoluto (cfr.
lettera a).

Figura 35 – Finestra di inserimento UIU – Elenco UIU

L’unità selezionata viene inserita nei campi sottostanti.

32

Figura 36 – Finestra di inserimento UIU – Inserimento UIU

In particolare, dovrà essere specificato, con l’utilizzo dei previsti check-box, se il
frazionamento comporta solo una variazione nell’identificativo dell’unità già censita al
Catasto Fabbricati, senza modifica della geometria e della consistenza, oppure se la
dividente interseca il perimetro di questa, con conseguente necessità di un
aggiornamento dell’unità stessa anche in termini di geometria (rappresentata nella
planimetria e/o nell’elaborato planimetrico).

Attivando il campo “Inserisci UIU”, l’unità viene inserita nel campo sottostante,
con possibilità, con gli appositi comandi, di poter cancellare o visionare unità già
inserite.

Figura 37 – Finestra di inserimento UIU – Fine Inserimenti UIU

33

Completato l’inserimento delle particelle derivate costituite, il tasto “Fine
Inserimenti UIU” riporta alla schermata precedente “Scelta della casistica” per la
selezione del comando “Fine Scelta delle casistiche”.

Figura 38 – Finestra di inserimento UIU – Fine scelta casistiche

Nella Relazione Tecnica Strutturata dell’atto Pregeo comparirà quindi la casistica
autorizzata del frazionamento al Catasto Terreni, unitamente alla particella derivata,
all’unità di provenienza della intestazione da assegnare e alla ditta stessa.

34

Figura 39 – Schermata Relazione Tecnica Strutturata

Nella schermata seguente è indicato il riquadro per l’indicazione manuale
dell’unità (cfr. lettera b).

Figura 40 – Schermata Inserimento manuale UIU

35

Anche in questo caso l’associazione particella derivata/unità censita al Catasto
Fabbricati è riportata nel campo sottostante, previa attivazione del comando “Inserisci
UIU”.

Nella schermata seguente è stato da ultimo indicato il caso in cui l’unità associata
alla particella derivata sia un BCNC (cfr. lettera c).

Figura 41 – Schermata Inserimento UIU – BCNC

In questo caso, la creazione della ditta quadrata dovrà essere effettuata in modalità
manuale, mediante il campo inferiore della stessa schermata.

Figura 42 – Schermata Inserimento UIU – Inserimento ditta

36

Al termine dell’inserimento dei dati di ciascun soggetto, con il comando “Inserisci
nuovo soggetto” viene caricato nel riquadro sottostante. Dopo l’ultimo soggetto inserito,
si utilizza il comando “Fine Inserimento”. L’operazione si conclude con il comando
“Fine Inserimenti UIU”.

Figura 43 – Schermata Inserimento UIU – Fine inserimenti UIU

Si procede quindi con l’inserimento di tutte le ulteriori particelle derivate, con
l’associazione delle unità dalle quali derivare l’intestazione (da estratto di mappa
evoluto o manuale), ovvero con la creazione manuale della ditta quadrata.

Figura 44 – Schermata Inserimento UIU – seconda particella costituita

37

Con l’apposito comando è possibile visualizzare l’elenco delle particelle derivate
con l’associazione alle unità già inserite.

Figura 45 – Schermata Inserimento UIU – elenco UIU già inserite

Nella schermata seguente, viene rappresentata la situazione che si ritrova nella
Relazione Tecnica Strutturata, con la particella derivata BBB alla quale viene abbinata
una unità censita come BCNC, con la ditta individuata ex novo dal tecnico e con la
dizione «Quote individuate dalle parti, proporzionali al diritto vantato sull'area di
sedime da ciascun soggetto
», alla quale corrisponderà nel censuario di Catasto Terreni
l’annotazione di immobile «Quote provvisorie da definire con atto legale».

Figura 46 – Schermata Relazione Tecnica Strutturata

38

5.3 Modifiche al flusso di rilascio degli estratti di mappa richiesti telematicamente e
rilascio dell’estratto di mappa “evoluto”

Il flusso di rilascio dell’estratto di mappa uso aggiornamento, dalla data di
progressiva estensione presso i singoli Uffici, è tracciato mediante protocollazione sul
registro ufficiale dell’Ufficio competente, con attivazione a partire dalla richiesta del
professionista su Sister, alla quale il sistema documentale assegna un numero di
protocollazione “in entrata”.

Figura 47 –Richiesta di estratto di mappa con protocollo “in entrata”

A fronte della protocollazione “in entrata” attribuita dal sistema documentale alla
richiesta per il rilascio della certificazione, la lettera di consegna, sottoscritta
digitalmente dal Responsabile dell’Ufficio o suo delegato, dotata del numero di
protocollo “in uscita”, è restituita al professionista (sulla piattaforma Sister) nello stesso
file compresso dell’estratto di mappa.

39

Figura 48 – Lettera di trasmissione dell’estratto di mappa con protocollo “in uscita”

Anche la comunicazione di respingimento della richiesta, firmata digitalmente
dal Responsabile dell’Ufficio o suo delegato, debitamente motivata e dotata del numero
di protocollo “in uscita”, è restituita al professionista (sulla piattaforma Sister), a
chiusura - con esito negativo - del procedimento.

40

Figura 49 – Lettera di trasmissione dell’estratto di mappa con esito negativo, con protocollo “in uscita”

Sugli estratti di mappa rilasciati per uso aggiornamento è inserita una nuova riga
6 che indica la tolleranza da adottare nella verifica delle distanze misurate tra i Punti
Fiduciali, sulla base di una automatica attribuzione della tipologia della zona del rilievo,
determinata considerando il numero dei fabbricati, il numero di atti di aggiornamento
presentati e la differenza di quota (massima e minima) tra i Punti Fiduciali presenti nel
foglio.

41


Figura 50 – Estratto di mappa uso aggiornamento: riga 6 con indicazione della zona del rilievo

In fase di predisposizione dell’atto di aggiornamento, nel pannello delle
“Dichiarazioni tecniche” non sarà più necessario, quindi, effettuare manualmente la
scelta della zona del rilievo, perché sarà automaticamente selezionata sulla base della
relativa informazione riportata sull’estratto di mappa.

Figura 51 – Selezione automatica della zona del rilievo

42

La richiesta all’Ufficio competente dell’estratto di mappa ad uso aggiornamento
effettuata dal professionista consente anche il rilascio di un estratto di mappa cosiddetto
“evoluto”, costituito dall’integrazione dell’attuale estratto di mappa ad uso
aggiornamento, con le informazioni alimentate dall’archivio censuario del Catasto
Fabbricati.

La richiesta dell’estratto di mappa “evoluto” è attualmente facoltativa, il tecnico
professionista potrà richiedere le informazioni sulle particelle di Catasto Terreni
correlate alle unità censite al Catasto Fabbricati che saranno oggetto di aggiornamento,
per un massimo di dieci unità immobiliari urbane indicate all’atto della richiesta.

Di seguito è rappresentata la schermata della piattaforma telematica Sister
attraverso la quale è possibile richiedere le informazioni delle unità immobiliari urbane
che saranno oggetto di aggiornamento.

Figura 52 – Finestra Sister esempio di richiesta estratto di mappa "evoluto"

L’estratto di mappa “evoluto” integra i contenuti relativi alle informazioni
cartografiche e dell’archivio censuario di Catasto Terreni (già presenti nell’ordinario
estratto di mappa), con le informazioni relative al Catasto Fabbricati, nei casi in cui
l’operazione catastale riguardi gli “Enti urbani”, quindi vada ad interessare unità già
censite al Catasto Fabbricati.

43

Tali informazioni sono ricomprese nel file alfanumerico (.emp) che costituisce
parte dell’estratto di mappa per aggiornamento.

Figura 53 – Estratto di mappa "evoluto" file .emp

44

5.4 Gestione dei dati del rilievo satellitare

Nella versione “10.6.3 - APAG 2.15” della procedura Pregeo 10, è stata
implementata una evoluzione della funzionalità di gestione dei dati GNSS. Tale
funzionalità permette di trattare ed elaborare i dati di rilievo direttamente all’interno del
software Pregeo.

In particolare, viene data al professionista la possibilità di:

• elaborare il file del rilievo scaricato dal ricevitore;
• ottenere con dei tool di rappresentazione grafica le informazioni sulle

coordinate dei punti e sulle distanze tra punti;
• sovrapporre, in presenza di un collegamento internet, il rilievo alla

cartografia catastale WMS;
• scaricare il file delle coordinate ECEF (Geocentriche) del rilievo in

estensione (.csv);
• escludere eventuali punti con scarto quadratico medio elevato;
• predisporre il libretto delle misure con l’individuazione automatica dal

rilievo delle coordinate della “Reference” o “Stazione Permanente” di una
rete pubblica o privata.

Dal menu “Libretti Pregeo” si seleziona prima “Servizio” poi “Gestione GNSS”
per accedere alle schermate successive per la gestione dei dati di rilievo effettuato con
strumentazione satellitare.

Figura 54 – Menu di scelta funzione “Gestione GNSS”

45

La gestione dati GNSS per la produzione del libretto Pregeo consente di importare
e convertire un file di rilievo satellitare eseguito in modalità RTK, proveniente dal
controller di uno dei ricevitori proprietari indicati nella schermata di conversione file.

Figura 55 – Schermata di conversione file modalità RTK

Al momento della selezione del comando “File proprietario convertito” appare
automaticamente il messaggio di chiusura della finestra “Conversione Baseline RTK –
Basi Convertite” ed è necessario premere “Sì” per andare avanti.


Figura 56 – Schermata messaggio di chiusura finestra

46

Importato il file di rilievo, si avvia in automatico il processamento dei dati.

Figura 57 – Schermata risultati del processamento

Alla chiusura della finestra “Conversione Baseline RTK – Basi Convertite”
comparirà il messaggio della corretta conversione del file.

47







Figura 58 – Schermata di avvenuta conversione file modalità RTK



Figura 59 – Schermata Gestione Dati GNNS e produzione libretto Pregeo

48

La schermata Gestione Dati GNSS e produzione libretto Pregeo, dopo aver
selezionato e convertito il file di rilievo, consente in sequenza di ottenere, attraverso i
corrispondenti comandi, una rappresentazione grafica dei punti, lo scarico del file delle
coordinate ECEF (Geocentriche) del rilievo in estensione .csv, l’esclusione di eventuali
punti con scarto quadratico medio (s.q.m.) elevato e la visualizzazione dei risultati del
processamento.

In particolare, selezionando il comando “Rappresentazione Grafica dei Punti”,
attraverso alcuni tools presenti nell’applicazione, è possibile sovrapporre, se disponibile
un collegamento internet, il rilievo alla cartografia catastale WMS ed avere informazioni
sulle coordinate dei punti rilevati e/o sulle distanze tra punto e punto.



Figura 60 – Sovrapposizione rilievo cartografia catastale WMS

Il comando “Scarica coordinate” consente di salvare le coordinate ECEF
(Geocentriche) del rilievo in estensione (.csv).














49

Figura 61 – Schermata comando “Scarica coordinate”

Attraverso il comando “Escludi punti libretto” è possibile eventualmente escludere
punti caratterizzati da un valore dello scarto quadratico medio (s.q.m.) elevato.

Figura 62 – Schermata comando “Escludi punti libretto”

Il comando “Visualizza risultati processamento” consente, a richiesta, di poter
vedere nuovamente i risultati della conversione.

50

La predisposizione del libretto Pregeo avviene attraverso la selezione del
corrispondente comando.



Figura 63 – Schermata di selezione comando Libretto Pregeo

Dopo aver selezionato il tasto “Libretto Pregeo” si attiva la visualizzazione del libretto e
si può procedere alla sua archiviazione.

Figura 64 – Schermata di anteprima del libretto

51

Figura 65 – Schermata di avvenuta archiviazione del libretto


L’archiviazione viene effettuata nell’archivio Pregeo in automatico.

Figura 66 – Schermata Selezione libretto dall’Archivio

52

La gestione dati GNSS per la produzione del libretto Pregeo consente di importare
e convertire un file di rilievo satellitare eseguito in modalità Elaborazione statica (post
processing
) proveniente dal controller di uno dei ricevitori proprietari indicati nella
schermata di conversione file. Per questo tipo di acquisizione i file da importare sono:

File proprietario del ricevitore
File Observation.yyo (file osservazione)
File Navigation.yyn (file navigazione)

Si evidenzia che, per poter effettuare lo scarico dei dati direttamente in Pregeo, gli
utilizzatori della strumentazione Leica e Geomax dovranno aver importato nei ricevitori
il relativo file di formato.




Figura 67 – Schermata di conversione file modalità Elaborazione statica

Una volta inseriti i tre file suddetti, con il comando “GNSS-Proc” vengono
elaborati i dati del rilievo.

53

Figura 68 – Schermata risultati del processamento

Con gli appositi comandi sarà possibile escludere dal processamento uno o più
satelliti, completamente o per intervallo di visibilità16.

Figura 69 – Schermata di analisi del tracciato dei satelliti


16 L’esclusione per intervallo di visibilità verrà implementata nella prossima release del Pregeo in architettura web.

54

Come per la modalità RTK, il libretto Pregeo viene generato dall’omonimo
comando e archiviato tra i libretti nello stato “Inseriti”.

Selezionato il libretto da trattare, la procedura in modo automatico individua dal
rilievo eseguito le coordinate della “Reference” o della “Stazione Permanente” di una
rete pubblica o privata, inserendola sul libretto Pregeo, nella riga 1, con l’identificativo
“10000”.

Il professionista dovrà selezionare la metodologia del rilievo tra quelle indicate:

- PPS: rilievo in modalità elaborazione statica (Post Processing System)
- NRTK: Network Real Time Kinematic
- RTK: Real Time Kinematic
- REALVRS: in caso di correzione di rete di tipo VRS che si basa sulla

creazione di una stazione virtuale in una zona prossima alla posizione del
rover

Il punto “10000” sarà individuato come “Reference” con attivazione automatica
del check-box: «Coord geocentriche note riferite a reti GNSS» nel caso di rilievo in
modalità PPS o NRTK.

Figura 70 – Schermata selezione riga 1

La procedura in modo automatico individua sul primo punto del rilievo,
corrispondente alla prima riga di tipo 2, la stazione “100”, punto di emanazione delle
baseline”.

55

Il punto “100” dovrà essere individuato come punto “VRS” selezionando il check-
box
: «Rappresenta punto di emanazione del rilievo» in modo da capovolgere la
“baseline
” dalla “Reference” alla “VRS”.

Figura 71 – Schermata selezione riga 2

È comunque facoltà del tecnico la scelta del punto di emanazione del rilievo che
potrà essere diverso dal primo punto rilevato ma che dovrà corrispondere sempre alla
prima riga di tipo 2.

Nella figura seguente è rappresentata la grafica del rilievo con il capovolgimento
della “baseline”, dopo aver adottato tutte le indicazioni dalla “Reference” alla “VRS”.

56

Figura 72 – Grafica del rilievo



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