Lunedì 20 gennaio 2020

Economia italiana, in assenza di tinte forti si gioca sulle sfumature: cosa dice l'ultimo bollettino di Banca d'Italia

a cura di: Dott. Gianmaria Vianova
PDF
Economia italiana, in assenza di tinte forti si gioca sulle sfumature: cosa dice l'ultimo bollettino di Banca d'Italia
"Nelle proiezioni per l'Italia una graduale ripresa globale e condizioni monetarie accomodanti favorirebbero il ritorno a una crescita moderata ma restano rilevanti rischi". Questa la sintesi di Banca d'Italia che apre il suo primo bollettino economico del 2020. L'economia italiana continua ad essere in balia di correnti contrastanti, alcune impegnate a sospingerla, altre a frenare l'entusiasmo: è imprescindibile mettere ordine alla grande mole di dati che di settimana in settimana vengono rilasciati.

Anzitutto Banca d'Italia sostiene sulla base delle proprie stime che nel quarto trimestre 2019 il Pil sia rimasto pressoché invariato. Nello specifico l'indicatore Ita-Coin (che fornisce un'istantanea dell'andamento dell'economia italiana attraverso l'analisi di una molteplicità di informazioni) è tornato positivo per la prima volta da novembre 2018, seppur con un debole +0,05. Ciò suggerirebbe che il peggio, per il momento, sia stato superato: a luglio 2019 l'indicatore era sceso a -0,2. Nel terzo trimestre 2019 il Pil sarebbe cresciuto dello 0,1% rispetto al trimestre precedente. Una minima espansione figlia di espansioni di più grande entità apprezzabili scompattando le singole componenti. Ad aver trascinato l'economia italiana sono state le importazioni totali (+1,3%), gonfiatesi grazie alla domanda nazionale (+0,5%) e ai consumi (+0,3%). In aumento anche le scorte (+0,3%) dopo due trimestri in negativo. Ad aver contenuto la crescita del Pil sono stati gli investimenti fissi lordi, tornati in negativo (-0,2%), e le esportazioni nette (-0,4%) che pare stiano accusando le tensioni geopolitiche e la tensione sul fronte dazi. Tuttavia, è bene sottolinearlo, il bollettino recita: "Le imprese intervistate alla fine dello scorso anno dalla Banca d'Italia segnalano che le aspettative sulla domanda estera sono migliorate", suggerendo un clima di contenuta positività. È bene tuttavia interpretare questa leggera contrazione in un'ottica storica: tra il 2011 e il 2019 le esportazioni italiane sono cresciute di oltre il 20%, mentre il Pil è rimasto stagnante e consumi e investimenti devono ancora tornare in pareggio.

La produzione industriale resta fiacca, sebbene al netto della componente energetica a novembre sia cresciuta dello 0,4%. Secondo le stime di Banca d'Italia la riduzione dell'attività manifatturiera negli ultimi tre mesi del 2019 sarebbe stata analoga a quella del trimestre estivo. Le imprese restano sul chi va là, gli investimenti nel 2020 potrebbero essere più contenuti rispetto a quelli dell'anno appena chiuso. A preoccupare, secondo le interviste condotte da Palazzo Koch, sono nell'ordine "incertezza imputabile a fattori economici e politici", "tensioni sulle politiche di liberalizzazione degli scambi internazionali" e "l'andamento del prezzo del petrolio". D'altro canto il vacillare degli investimenti non dipende unicamente da fattori endemici alla manifattura ma anche da un mutato clima nel settore creditizio. A novembre 2019 i prestiti alle società non finanziarie si sono contratti dell'1,9%, che diventa -2,5% sui tre mesi. È il paradosso della congiuntura creditizia degli ultimi anni: i tassi applicati dalle banche non sono mai stati così bassi eppure, come si dice in gergo, "il cavallo non beve". Il tasso medio sui nuovi prestiti alle imprese oltre un milione di euro è inferiore all'1% e quello fino al milione è sotto al 2%. Per comprendere le dinamiche presenti e future bisogna osservare con attenzione "the only game in town", quello della Banca Centrale Europea. La presidente Christine Lagarde si sta ponendo in continuità con il suo predecessore Mario Draghi: la politica monetaria resta (e resterà) accomodante. Non solo il costo del denaro non dovrebbe aumentare nel breve termine ma non è nemmeno da escludere che per l'estate Lagarde tagli ulteriormente i tassi sui depositi. In altre parole i tassi sui prestiti rimarranno bassi. Banca d'Italia stima che l'Euribor a 3 mesi (base per il tasso variabile) resterà negativo almeno fino alla fine del 2022 (non a caso la crescita dei prestiti nel mercato retail è strettamente collegata ad un aumento delle surroghe).

Cosa aspettarsi per il 2020? Sarà fondamentale un clima di rinnovata serenità nell'ambito del commercio internazionale e sul fronte caldo delle tensioni geopolitiche (le quotazioni del petrolio in questo senso hanno mostrato una notevole resilienza alla situazione libica e al confronto tra Stati uniti e Iran). Difficile aspettarsi manovre shock a livello governativo, visti gli stretti vincoli di bilancio e un output gap in trend positivo che non lascia margini sul fronte dell'indebitamento strutturale. Nel mare magnum delle variazioni statistiche di piccola entità e dal segno contrastante sarà fondamentale fare luce costantemente su tutte le sfumature della congiuntura.
AUTORE:

Dott. Gianmaria Vianova

Gianmaria Vianova, classe 1996, si è laureato in economia e management presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza nel 2018. Attualmente è iscritto al corso di laurea magistrale in Economia...
e Finanza presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca. Dal 2017 collabora con il quotidiano Libertà di Piacenza, occupandosi di temi economici e cronaca.
DOCUMENTI E SERVIZI IN EVIDENZA:
  • Successioni e donazioni alla prova della semplificazione

    Successioni e donazioni alla prova della semplificazione

    Il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame preliminare, lo scorso 9 aprile 2024, un decreto legislativo che, in attuazione della legge delega sulla riforma fiscale (legge 9 agosto 2023, n. 111), introduce disposizioni per la razionalizzazione dell’imposta di registro, dell’imposta sulle successioni e donazioni, dell’imposta di bollo e degli altri tributi indiretti diversi dall’Iva.

    a cura di: Dott.ssa Cinzia De Stefanis
  • Microcredito: innalzamento dell’importo da 40.000 a 75.000 euro e fino a 100.000 per le S.r.l.

    Microcredito: innalzamento dell’importo da 40.000 a 75.000 euro e fino a 100.000 per le S.r.l.

    Importanti novità per l’erogazione del microcredito per le imprese ed attività produttive.
    Le nuove disposizioni vanno a stravolgere, in positivo, il concetto stesso di Microcredito, ampliandolo ed eliminando quasi tutti i limiti che lo caratterizzavano.
    Il Microcredito si va così a collocare come un nuovo strumento di finanza agevolata per chi vuole aprire una attività o potenziare quella già esistente.

    a cura di: Dott.ssa Cinzia De Stefanis
  • Sintesi della figura del titolare effettivo. Dal 10 Ottobre al via la comunicazione

    Sintesi della figura del titolare effettivo. Dal 10 Ottobre al via la comunicazione

    Dal 10 ottobre all’11 dicembre è obbligatorio l’invio della comunicazione del Titolare Effettivo al Registro delle Imprese delle Camere di Commercio. 

    La Gazzetta Ufficiale del 9 ottobre 2023 pubblica il provvedimento del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che attesta l’operatività dei sistemi di comunicazione del Titolare Effettivo per imprese con personalità giuridica, persone giuridiche private, Trust e istituti giuridici affini al Trust.

    a cura di: Dott.ssa Cinzia De Stefanis
Attenzione: la pubblicazione dell'articolo risale ad oltre 180 giorni fa, le informazioni e gli eventuali link contenuti potrebbero non essere aggiornati.

Documenti correlati:

Altri approfondimenti

tutti gli approfondimenti

Gli approfondimenti più letti

AteneoWeb s.r.l.

AteneoWeb.com - AteneoWeb.info

Via Nastrucci, 23 - 29122 Piacenza - Italy
staff@ateneoweb.com

C.f. e p.iva 01316560331
Iscritta al Registro Imprese di Piacenza al n. 01316560331
Capitale sociale 20.000,00 € i.v.
Periodico telematico Reg. Tribunale di Piacenza n. 587 del 20/02/2003
Direttore responsabile: Riccardo Albanesi

Progetto, sviluppo software, grafica: AI Consulting S.r.l.
SEGUICI

Social network e Canali informativi

Canali RSS