A decorrere dal 30 giugno 2021 entreranno in vigore gli orientamenti dell’autorità bancaria europea (Eba) in materia di concessione e monitoraggio del credito. Le linee guida dell’Eba sono parte dell’Action Plan europeo adottato dal Consiglio dell’Ue nel luglio 2017 per far fronte alla questione dei crediti deteriorati (non-performing loans), esplosa in particolare nei Paesi più vulnerabili dell’Eurozona in seguito alla crisi dei debiti sovrani, fra cui l’Italia. Il Consiglio aveva così dato mandato all’Eba di presentare «orientamenti dettagliati in materia di concessione dei crediti, monitoraggio e governance interna delle banche», riguardanti in particolare «questioni quali la trasparenza e la valutazione della solvibilità del mutuatario».
Le novità procedurali e tecniche introdotte sono contenute all’interno di 5 sezioni:
Il tema che più interessa le imprese è quello previsto dall’articolo 5 che disciplina dettagliatamente la fase di istruttoria e concessione del credito.
La sezione fornisce alle banche i requisiti in merito alla raccolta e alla gestione della documentazione necessaria per la valutazione del merito creditizio delle controparti. La documentazione dovrà essere controllata per analizzarne l’attendibilità e la veridicità e dovrà essere specifica per:
La valutazione del merito creditizio del cliente dovrà poi essere costruita definendo metriche e parametri specifici per tipologia di segmento di clientela comprendendo:
Le linee guida prevedono la necessità di lavorare con approccio forward-looking e attribuiscono quindi un’importanza fondamentale allo sviluppo e al rafforzamento degli strumenti di valutazione dei cash flow prospettici del cliente. Diventerà quindi centrale, al fine di essere preparati al nuovo rapporto banca impresa, elaborare strumenti di analisi finanziaria prospettica quale ad esempio il budget di tesoreria, oltre ad altri strumenti utili ad analisi prospettiche quale ad esempio il business plan.
L’obiettivo del Regolatore è di passare da un approccio «RE-active» (logica di gestione del «deteriorato in essere») a un approccio«PRO-active» della gestione del credito fin dalle primissime fasi di vita ovvero nella fase di concessione. Ciò implica una evoluzione dei modelli e del processo del credito con conseguenti cambiamenti di grande portata a livello di processi, di procedure IT ma soprattutto di cultura del credito che coinvolgeranno anche le PMI.
Nuova classificazione ATECO 2025
Il Regolamento delegato (UE) 2023/137 della Commissione UE del 10 ottobre 2022 ha aggiornato la classificazione statistica delle attività economiche denominata NACE (Nomenclatura generale delle Attività economiche nella Comunità Europea), introducendo nuove classificazioni volte a rappresentare in modo più puntuale l’evoluzione del tessuto produttivo ed economico internazionale.
GESTIONE MIGRAZIONE CLIENTI da 'ATECO 2022' ad 'ATECO 2025'
Lo scorso 11 dicembre 2024, in Italia, l’ISTAT ha pubblicato la struttura della classificazione ATECO 2025, con lo scopo di dettagliare a livello nazionale i contenuti espressi nella classificazione europea delle attività economiche (NACE).
Più recentemente, il 7 febbraio 2025, l’ISTAT ha pubblicato anche le relazioni di corrispondenza tra le classificazioni delle attività economiche ATECO 2025 e la versione precedente (aggiornamento 2022 di ATECO 2007).
La nuova classificazione ATECO 2025, entrata ufficialmente in vigore dal 1° gennaio 2025, viene adottata a livello amministrativo a partire dal 1° aprile 2025.
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