La Commissione a riguardo ha diffuso una Comunicazione e le nuove regole di comportamento che la essa stessa intende adottare rispetto ai dati pubblici in suo possesso. La proposta prevede oltre adeguamento del quadro normativo per il riutilizzo dei dati, una mobilitazione di strumenti finanziari a sostegno dei "dati aperti" e l'adozione di azioni quali la creazione di portali di dati europei.
A livello comunitario emerge una sempre maggiore consapevolezza dell'importanza dei dati e della loro condivisione, da qui l'esigenza di sfruttare questo patrimonio informativo sia da un punto di vista sociale che economico. Infatti, sebbene sia ancora complesso fare delle stime, si ritiene che la messa a disposizione di dati da parte dell'Unione europea potrebbe generare un guadagno economico quantificabile in 40 miliardi di euro all'anno. A ciò vanno aggiunti i vantaggi che ne risulterebbero dal punto di vista dell'efficienza, trasparenza e responsabilizzazione delle amministrazioni.
Con l'adozione della Decisione relativa al riutilizzo dei documenti, la Commissione sembra voler dare il buon esempio, evidenziando nei considerando che «
Una politica di riutilizzo meno restrittiva da parte della Commissione favorirà una nuova attività economica, porterà a un utilizzo e a una diffusione più ampia delle informazioni dell'Unione, migliorerà l'immagine di apertura e trasparenza delle istituzioni ed eviterà inutili oneri amministrativi ai servizi della Commissione e agli utilizzatori».
L'obiettivo è quello di agevolare un riutilizzo più ampio delle informazioni, di migliorare l'immagine di apertura della Commissione e di evitare oneri amministrativi inutili per coloro che riutilizzano le informazioni e per i servizi della Commissione. In questo senso è prevista l'istituzione da parte della Commissione di un portale dei dati come punto di accesso unico ai suoi dati strutturati, così da facilitarne il collegamento e il riutilizzo a fini commerciali e non commerciali. La Commissione metterà progressivamente a disposizione i dati in suo possesso con possibilità di divulgazione. Il portale inoltre potrà fornire l'accesso ai dati di altre istituzioni, organismi, uffici e agenzie dell'Unione europea, a richiesta di quest'ultimi.
Ci si auspica che l'impulso dato dalla Commissione possa avviare un nuovo percorso in materia di open data a livello europeo, e che i singoli stati riescano a comprendere l'importanza dell'open data riconoscendo ai dati il ruolo di "linfa vitale dell'economia e della conoscenza", così come definiti nel Digital Britain Report del 2009.
Fonti:
- Ministero per la Pubblica Amministrazione e la semplificazione
- Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni
- Proposta di modifica della Direttiva 2003/98/EC relativa al riutilizzo dell'informazione del settore pubblico