Il rapporto di lavoro domestico, disciplinato dalla Legge n. 339/1958 e dal CCNL sulla disciplina del rapporto di lavoro domestico, rappresenta un rapporto di lavoro definito come “speciale” poiché presenta delle differenze rispetto al rapporto di lavoro a tempo indeterminato e pieno.
E’ necessario pertanto effettuare un’analisi accurata di tale tipologia di rapporto di lavoro, poiché esso non riguarda solamente coloro che svolgono lavori domestici e di assistenza di anziani ma anche altre categorie di lavoratori che si ritiene utile conoscere.
Inoltre, il trattamento normativo, retributivo e previdenziale dei lavoratori domestici presenta delle caratteristiche che si distinguono in diversi aspetti da quelle del rapporto di lavoro subordinato come definito dall’ 2094 del codice civile che saranno poste in evidenza in questo approfondimento.
QUALI MANSIONI SVOLGONO I LAVORATORI DOMESTICI?
Definizione e caratteristiche dei lavoratori domestici
Per lavoratori domestici si intendono le seguenti categorie di lavoratori che svolgono la propria attività per le necessità della vita familiare del datore di lavoro:
SI PUO’ INSTAURARE UN RAPPORTO DI LAVORO DOMESTICO IN PRESENZA DI VINCOLI DI PARENTELA CON IL DATORE DI LAVORO?
In presenza di legami familiari tra datore di lavoro e lavoratore, si presume che le prestazioni siano motivate da ragioni affettive. A supporto di questo aspetto è intervenuto il DPR n. 1403/1971, secondo il quale, l'obbligo assicurativo può sussistere se viene dimostrata l'esistenza di un effettivo rapporto di lavoro.
COME SI POSSONO INQUADRARE LE VARIE CATEGORIE DI LAVORATORI DOMESTICI?
Il CCNL sulla disciplina del rapporto di lavoro domestico 8 settembre 2020 prevede i seguenti livelli:
QUALI SONO LE MODALITA’ DI ASSUNZIONE DEI LAVORATORI DOMESTICI E GLI ADEMPIMENTI DEL DATORE DI LAVORO?
COME SONO TUTELATI PER LA MALATTIA I LAVORATORI DOMESTICI?
Il lavoratore deve:
QUALI TUTELE HANNO I LAVORTORI DOMESTICI IN CASO DI INFORTUNIO E QUALI SONO GLI ADEMPIMENTI DA SVOLGERE IN TALE CASO?
Spetta l’indennità INAIL dal 4° giorno nelle seguenti misure:
In caso di infortunio durante l'attività lavorativa domestica, il datore di lavoro è tenuto a:
QUALI TUTELE HANNO LE LAVORATRICI DOMESTICHE IN CASO DI MATERNITA’ E QUALI ADEMPIMENTI SONO NECESSARI?
Alle lavoratrici domestiche in maternità spetta il periodo di Congedo Obbligatorio nelle seguenti misure:
Documentazione Necessaria
Opzioni Alternative:
Aspetti Economici
L’indennità di Maternità spettante è data dall’ 80% del salario convenzionale.
QUALI TIPI DI PERMESSI RETRIBUITI SONO CONSENTITI PER I LAVORATORI DOMESTICI?
i collaboratori domestici hanno diritto a permessi retribuiti per: visite mediche con documentazione, procedure per il permesso di soggiorno, pratiche di ricongiungimento familiare nelle seguenti misure:
i collaboratori domestici hanno diritto in caso di matrimonio a:
ai collaboratori domestici spettano permessi retribuiti per il padre secondo la normativa vigente
ai lavoratori domestici spettano in caso di frequenza di corsi formativi o di studio:
I LAVORATORI DOMESTICI QUALO REGOLE DEVONO RIPETTARE IN TEMA DI ORARIO DI LAVORO E QUAL E’ L’ ORARIO MASSIMO CONSENTITO.
I lavoratori domestici conviventi possono lavorare fini a 10 ore non consecutive al giorno, per un totale di 54 ore settimanali mentre i lavoratori non conviventi possono lavorare fino a 8 ore non consecutive al giorno, per un totale di 40 ore settimanali distribuite su 5 o 6 giorni
Il personale convivente ha diritto a: 11 ore consecutive di riposo giornaliero, 2 ore di pausa pomeridiana non retribuita (se l'orario di lavoro è compreso tra 6:00-14:00 o le 14:00-22:00).
I CONTRIBUTI VERSATI PER LAVORO DOMESTICO COSA GARANTISCONO AL LAVORATORE ?
I contributi per lavoro domestico vengono versati trimestralmente dal datore di lavoro al fine di garantire le prestazioni pensionistiche, tale importo varia in base all’orario di lavoro settimanale svolto:
Fonti normative: Legge n. 339/1958, CCNL sulla disciplina del rapporto di lavoro domestico 8 Settembre 2020, DPR n. 1403/1971.
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