La relazione, dopo aver ricordato quali siano le dimensioni dell'evasione fiscale in Italia, richiama le principali misure di contrasto dell'evasione adottate e sottolinea le contraddizioni della strategia fino ad oggi utilizzata e la sostanziale assenza di deterrenza del sistema di contrasto.
L'affievolimento del sistema sanzionatorio e il mancato potenziamento operativo dell'apparato di controllo dall'altra hanno vanificato la razionalità teorica di un sistema fiscale basato sull'adempimento spontaneo, quale è quello che riguarda i circa cinque milioni di contribuenti che operano nel settore delle attività indipendenti e che sono, pertanto, in grado di autodeterminare almeno in parte il loro grado di lealtà fiscale.
La relazione da conto delle richieste formulate all'amministrazione e dei dati conoscitivi da essa forniti, dai quali emerge la limitata influenza che l'attività di controllo esercita sui comportamenti successivi dei contribuenti esaminati.
I risultati dell'analisi svolta inducono la Corte a prospettare l'esigenza di una diversa strategia di contrasto dell'evasione, basata in primo luogo sull'impiego della tecnologia, sia ai fini della naturale emersione delle basi imponibili, attraverso l'introduzione della fatturazione elettronica nei rapporti tra soggetti IVA (c.d. rapporti B2B) e la diffusione degli obblighi di pagamento tracciato e di comunicazione telematica dei corrispettivi, sia in chiave persuasiva e conoscitiva, onde assicurare al contribuente la tempestiva e preventiva conoscenza dei dati fiscalmente significativi (fatture di acquisto e di vendita, pagamenti ed incassi, dati strutturali, consumi privati, ecc.).
L'evoluzione del sistema auspicata dalla Corte dei Conti implica un diverso ruolo dell'amministrazione fiscale, non più solo orientata ad un'azione repressiva e reattiva, ma anche fortemente impegnata a indurre comportamenti coerenti nella fase dell'adempimento.
Completano il quadro delineato riflessioni sull'esigenza di rivedere alcuni meccanismi dell'IVA, tributo che per le sue caratteristiche si presta in molti casi ad amplificare i vantaggi dell'evasione, di assicurare un adeguato bilanciamento del rapporto tra frequenza dei controlli e entità del rischio sopportato e sulla necessità di riequilibrare il sistema di riscossione.
Contribuenti Forfetari e Minimi: gestione fiscale 2025
Pacchetto software per la gestione fiscale 2025 dei contribuenti forfetari e minimi.
I software sono utili per verificare se rimanere nei regimi agevolati e fare i calcoli di convenienza.
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Il programma calcola il carico fiscale e contributivo (per commercianti, artigiani ed iscritti alla gestione separata) per i contribuenti che hanno aderito al regime forfetario (ex L. 190/2014). Gestisce anche le eventuali perdite pregresse.
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Programma in Excel che stima in modo semplice, ma senza sacrificare la precisione dei risultati, il diverso trattamento fiscale previsto tra il regime ordinario e il regime forfettario (ex L. 190/2014) applicabile a tutte le persone fisiche, imprese o professionisti, con ricavi o compensi fino a 85.000 euro con due aliquote, a seconda che l’attività sia una "start up” o meno.
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