L'interconnessione è un requisito fondamentale per poter beneficiare del credito d'imposta per investimenti in beni strumentali nuovi, in particolare quelli rientranti nel piano "Industria 4.0". Questo significa che il bene deve essere collegato al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura, scambiando informazioni con altri sistemi interni o esterni tramite protocolli di comunicazione standard.
L'interconnessione non è un requisito da soddisfare una tantum, ma deve essere mantenuta per tutto il periodo in cui si usufruisce del credito d'imposta (che per i soggetti “capienti” coincide generalmente con i tre anni in cui il credito viene utilizzato in compensazione).
Il venir meno dell’interconnessione può quindi portare alla perdita del beneficio. È responsabilità dell'impresa beneficiaria documentare, attraverso un'adeguata reportistica, il mantenimento delle caratteristiche tecniche e dell'interconnessione.
Il perimento di un bene, sia esso dovuto a furto, incendio o altre cause, può avere un impatto sul credito d'imposta, soprattutto in relazione al mantenimento dell'interconnessione.
Tuttavia, è fondamentale distinguere tra perimento volontario e involontario:
Cosa fare in caso di perimento involontario per conservare il diritto al credito residuo?
Per rispondere sono d‘aiuto la circolare dell’Agenzia Entrate n. 9/E del 23 luglio 2021 e la Risposta Agenzia Entrate n. 317 del 31.05.2022 dalle quali possiamo sintetizzare questi passaggi:
È importante ricordare che l'interconnessione può avvenire anche in un momento successivo all'entrata in funzione del bene. In questi casi, si può usufruire di un credito d'imposta ridotto fino all'interconnessione, e poi di quello pieno una volta soddisfatto questo requisito. Se il perimento involontario avviene dopo l'entrata in funzione ma prima dell'interconnessione, l'azienda avrà diritto al credito ridotto, mentre una volta effettuata l'interconnessione avrà diritto al credito pieno.
In conclusione, il perimento di un bene "Industria 4.0" non comporta necessariamente la perdita del diritto al credito d'imposta, purché l'evento sia involontario e debitamente documentato. È fondamentale che le aziende mantengano la documentazione relativa all'acquisto, all'interconnessione e alle caratteristiche tecniche dei beni, e che seguano le procedure corrette in caso di perimento per non perdere il diritto alle quote residue del credito.
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