Ma quale è la dinamica legislativa delle varie nazioni in merito alla adozione maggiorenni?
Cominciamo dall'ex blocco orientale e prendiamo alcune Nazioni come campione
Russia. L'impianto legislativo in tema di famiglia e di adozione è molto interessante da un punto di vista socio giuridico. La collocazione all'interno del capitolo dedicato all'educazione dei minori è sicuramente una scelta di livello ideologico. La norma precisa che è l'adozione è consentita ai minori (art.124 codice della famiglia)
Bielorussia. Ne abbiamo già diffusamente parlato negli articoli precedenti
Ucraina. L'adozione è riferita ai minori, ma è possibile l'adozione del maggiorenne se questi è orfano o i suoi genitori hanno perso la potestà genitoriale, in questo caso il giudice valuterà la posizione dell'adottando costituendo elementi di favore la mancanza di figli propri. (art. 208 codice della famiglia dell'Ucraina). In questo caso l'adozione maggiorenni è identica per effetti e conseguenze a quella dei minori
Romania. Un maggiorenne può essere adottato se la famiglia dell'adottante lo ha cresciuto nella minore età (art5 comma 3 della legge n.273/2004 come modificata)
Polonia. Può essere adottato un minore e solo per il suo bene, il requisito della minore età si considera adempiuto se al momento della domanda di adozione, l'adottando era minore.
E quindi l'ex blocco delle Nazioni occidentali, sempre limitatamente ad alcuni Paesi campione
Tralasciamo, perché avrebbero diritto ad una analisi compiuta in una diversa ottica i Paesi Nordici (Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, ecc) e le convenzioni tra loro instaurate in tema di diritto di famiglia
Francia. L'adozione di un maggiorenne in Francia è la cosiddetta adozione semplice ai sensi dell'art. 360 e seguenti del codice civile francese, cioè adozione non legittimante e che non rompe i legami dell'adottato con la famiglia di origine. L'adozione piena, cioè l'adozione legittimante, pourra être demandée, si les conditions en sont remplies, pendant la minorité de l'enfant et dans les deux ans suivant sa majorité ( art. 345 codice civile francese).
Spagna. La riforma è abbastanza recente, ed è nel senso dell'allargamento del concetto di protezione dell'infanzia. L'adozione di un maggiorenne è possibile se questo durante la sua minore età è stato curato, per affido o per soggiorno, dalla famiglia o dalla persona che ne chiede l'adozione (art.175 codice civile spagnolo)
Germania. Viene definita adozione debole e nel contenuto e nei limiti è molto simile a quella italiana e francese, non instaura rapporti al di fuori di quelli delle parti che lo richiedono e non interrompe i legami parentali con la famiglia di origine. In casi eccezionali l'adozione maggiorenne può avere gli effetti di una adozione di minore se è la Familiengericht a pronunciarlo
Svizzera. Ne abbiamo già parlato nell'articolo precedente, nelle forme ammesse l'adozione maggiorenne è legittimante.
Quelle che stiamo inserendo sono solo brevi descrizione di un panorama giuridico e legislativo molto complesso ed interessante, che ci riserviamo di approfondire. Quello che appare evidente è che esiste una tendenza internazionale che esula e supera le convinzioni socio giuridiche dei blocchi occidentali ed orientali che porta a rivalutare l'adozione maggiorenne alla luce di una più ampia ed integrata protezione dell'infanzia. Come in Ucraina ed in Romania, così in Francia e in Spagna e in Svizzera o altri paesi europei, la necessità di assicurare la protezione di un nucleo familiare ad un ragazzo che non avuto la fortuna di ottenere l'adozione da minore, viene considerata degna di tutela giuridica. Ed in tante Nazioni l'adozione maggiorenni è legittimante.
La normativa italiana non ha ancora recepito questa istanza che invece trova adesioni in tutta Europa. Nel caso di recepimento in Italia di queste adozioni legittimanti, gli interessati saranno sempre costretti ad adire la Corte di Appello competente per ottenerne il riconoscimento e l'esecuzione.
Non si comprende perché l'Italia, che pure è ormai circondata da questa tendenza legislativa, non si sia adeguata ad una esigenza ampiamente sentita, che tra l'altro ridurrebbe drasticamente il peso dell'ingiustizia sociale provocata dalle mancate adozioni. Anzi, nel corso dell'ultima riforma del diritto di famiglia, l'adozione maggiorenne è stata accantonata nel suo angolo di vetusta cenerentola. Eppure se venisse usata per assicurare ai maggiorenni che non potuto accedere all'istituto dell'adozione in minore età e che pure hanno contratto legami affettivi con le persone che li hanno aiutati e protetti, l'istituto dell'adozione maggiorenne avrebbe un ruolo valido, moderno e concreto anche in Italia come nel resto dell'Europa.
di Isabella Cusanno
Mog sportivi e nomina responsabile in materia di Safeguarding: procedure, documenti e formule
Le associazioni e le società sportive, devono provvedere entro il 31 agosto all’adozione del Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva (Mog), del Codice di condotta, e alla nomina entro il prossimo 31 dicembre del responsabile in materia di Safeguarding, seguendo le indicazioni contenute nelle linee guida dettate dalla Federazione di appartenenza, già pubblicate, le quali disciplinano gli strumenti per la prevenzione e il contrasto di ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere o discriminazione per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale e nel rispetto delle norme vigenti.
Il Dlgs. n. 39/2021 ha introdotto l’obbligo per le società e le associazioni sportive, sia dilettantistiche che professionistiche, di dotarsi di modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva finalizzati alla tutela dei minori e alla prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di altre forme di discriminazione.
Il termine per adeguarsi scade a 12 mesi dall’adozione da parte delle Fsn/Dsa/Eps delle linee guida per la predisposizione di tali modelli (alcune Fsn si sono attivate a luglio 2023, molte altre ad agosto 2023).
Verbale di riunione del CdA art. 2381 cc e monitoraggio 'anti crisi' ex art. 2086 cc
La riforma della crisi d’impresa (D.Lgs. 14/2019) ha introdotto una serie di misure volte a sensibilizzare gli organi di amministrazione e di controllo delle società, obbligandoli ad attuare procedure codificate per la rilevazione tempestiva della crisi d’impresa.
In particolare l’art. 2086 c.c. pone a carico dell’imprenditore che operi in forma societaria o collettiva:
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