Tale distinzione e' importante, poiche' a seconda della tipologia di frode alimentare a cui ci si trova difronte si possono avere implicazioni d'ordine giuridico (nonche' sanzionatorio) diverse e in base agli effetti esercitati sulla composizione o sugli aspetti esteriori dell'alimento (oppure su entrambi contemporaneamente) e' possibile un'ulteriore distinzione tra frodi sulla qualita' intrinseca del prodotto e frodi riguardanti la commercializzazione degli alimenti.
Tra le frodi relative alla qualita' intrinseca del prodotto troviamo le alterazioni (i.e. modifiche della composizione e dei caratteri organolettici degli alimenti causate da fenomeni degenerativi per cattiva o prolungata conservazione), adulterazioni (i.e modifiche della naturale composizione di un prodotto alimentare per l'aggiunta o la sottrazione volontaria e non dichiarata di alcuni componenti, allo scopo di ottenere un tornaconto economico), sofisticazioni (i.e. modifiche volontarie della naturale composizione di un prodotto alimentare mediante l'aggiunta di sostanze estranee o la sostituzione di uno o piu' elementi propri dell'alimento con sostanze di qualita' e valore inferiore o mediante l'aggiunta di sostanze chimiche non consentite dalle leggi, per migliorarne l'aspetto o per coprirne i difetti).
Nelle frodi inerenti alla commercializzazione degli alimenti rientrano, invece, le falsificazioni (i.e. operazioni fraudolente volte alla sostituzione di un alimento con un altro), le contraffazioni (i.e. azioni fraudolente finalizzate a far apparire un alimento diverso da come e' nella sua costituzione o a creare un prodotto nuovo, ma apparentemente simile a quello reale).
La contraffazione alimentare, o "Agropirateria", nel suo complesso provoca danni al consumatore, alle imprese, allo Stato e alla salute pubblica.
La distribuzione dei prodotti contraffatti avviene, appunto, per lo piu' attraverso due canali: il circuito clandestino, organizzato al di fuori del mercato regolare, e il circuito commerciale, in cui i prodotti contraffatti sono posti accanto a quelli genuini.
Attraverso questo secondo canale in particolare vengono messi in vendita alimenti recanti marchi o segni distintivi dell'italianita' dei prodotti imitati (c.d. Italian Sounding).
Un'immagine sulla portata del fenomeno e' fornita, a livello nazionale, dalle Forze dell'Ordine che periodicamente ne pubblicano i dati sul portale IPERICO, database in cui sono evidenziati i prodotti da proteggere e quelli usurpativi dell'Italian Sounding.
Si e' reso quindi necessario un intervento normativo incentrato sulla Legge n. 350/2003 (e successive integrazioni) la quale introduce disposizioni in difesa del marchio "Made in Italy", allo scopo primario di tutelare il consumatore e fornire precise indicazioni sull'origine del prodotto (rectius, sul fatto che sia interamente realizzato in Italia).
Da un punto di vista generale, nel c.d. Diritto Alimentare, come del resto anche in altri ambiti, la libera circolazione di prodotti sicuri e garantiti nel mercato unico e' possibile mediante l'armonizzazione delle legislazioni nazionali.
Lo strumento che meglio permette il raggiungimento di tale obiettivo e' il Regolamento CE n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio.
Esso assicura un elevato livello di tutela della salute umana e degli interessi dei consumatori, assicurando la lealta' delle transazioni commerciali e consentendo loro di compiere scelte consapevoli circa gli alimenti consumati.
A supporto di tale Regolamento ne sono stati successivamente (nel 2004) emanati altri, che, inclusi nel c.d. "Pacchetto igiene", dettano le norme per tutte le fasi del processo produttivo.
Anche nel nostro ordinamento si e' legiferato in materia sulla base del disposto dell'art. 32 della Cost. secondo cui "la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettivita'".
In tale contesto troviamo diverse Leggi che riguardano la disciplina igienica della produzione e vendita di bevande, l'etichettatura dei prodotti alimentarti, le sanzioni penali per aver messo a repentaglio la salute pubblica e la gia' citata tutela del marchio "Made in Italy".
Conclusioni
In sintesi, e' doveroso sottolineare come l'Expo Milano 2015 dovrebbe dunque dar conto anche del fatto che nella lotta per una corretta e sicura alimentazione non basta solo annullare le disparita' esistenti tra Paesi ricchi e poveri, ma e' necessario anche debellare il fenomeno fraudolento, incrementando gli interventi gia' in essere, i quali non sono solo repressivi (i.e. sanzioni penali o amministrative), bensi' anche preventivi (prevedendo altresi' la predisposizione di banche dati che consentano di individuare gli alimenti da salvaguardare e quelli che invece sono il risultato di frodi alimentari).
Senza tacere che la prevenzione e' resa ancor piu' efficace dal lavoro coordinato di tutte le Forze dell'Ordine, coerentemente la rinnovata consapevolezza sul punto maturata nella nostra societa'.
Avv. Giuseppe Bellini - Dott. Giacomo Larcinese
Fonti
"Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita", su www.expo2015.org;"Expo 2015 e sicurezza alimentare, l'importanza delle culture locali", su www.eunews.it;"Expo 2015, parte il progetto di educazione alimentare nelle scuole", su www.ilgiornale.it; Agenzia delle Dogane, "Lotta alla contraffazione e tutela del Made in Italy" ; Masini, "Tutela del consumatore e profili penali della disciplina delle frodi alimentari", su www.agriregionieuropa.univpm.it; Pezzullo, "La contraffazione alimentare. Disciplina, reati e sanzioni amministrative"; Ministero dello Sviluppo Economico, "La lotta alla contraffazione in Italia nel settore alimentare 2009-2012", Rapporto IPERICO.
Rettifica detrazione IVA contribuenti minimi e forfetari. Anno 2025
Foglio di calcolo XLS per la determinazione della rettifica della detrazione IVA da parte dei "contribuenti forfetari" (ex art. 1, commi da 54 a 89, L. 190/2014 - Legge Stabilità 2015) e dei "contribuenti minimi" (ex L. 244/2007, Art. 1, commi 96 e ss. e Art. 27, commi 1 e 2, D.L. 98/2011).
LE DISPENSE DI ATENEOWEB: modello dichiarazione Persone Fisiche 2024
Con il Provvedimento del 28 febbraio 2024, Prot. n. 68687, l’Agenzia delle Entrate ha approvato in via definitiva, con le relative istruzioni, il modello Redditi PF 2024, relativo ai redditi 2024.
Le principali novità contenute nel modello REDDITI PF 2024 (periodo d’imposta 2023), ed illustrate in questa dispensa, sono le seguenti:
Guida al regime forfettario 2024
Manuale interattivo sul regime agevolato di cui alla legge 190/2014. Nuova versione aggiornata al 13 febbraio 2024.
Il regime forfettario è stato introdotto per la prima volta dalla Legge di Stabilità 2015 (legge 23 dicembre 2014 n.190).
La disciplina del regime ha subito diverse modifiche con le leggi di Bilancio 2016 (Legge 28 dicembre 2015, n. 208), 2019 (Legge 30 dicembre 2018 n. 145) e 2020 (Legge 27 dicembre 2019, n. 160) e 2023 (Legge 29 dicembre 2022 n. 197), in particolare per quanto riguarda le condizioni di accesso.
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