In alternativa a questo modello, la Legge 92/2012 consente anche di adeguare le fonti istitutive dei fondi bilaterali già esistenti alle finalità - tipiche e non - sopradescritte, laddove tali fondi siano consolidati e in considerazione delle peculiarità del settore (ad esempio quello dell'artigianato). La Legge 92/2012 prevede inoltre l'obbligo per i settori e per le tipologie di datori di lavoro e classi dimensionali comunque superiori ai 15 dipendenti, non coperti dalla normativa in materia di integrazione salariale (che non abbiano stipulato entro il 31 marzo 2013 accordi collettivi per l'istituzione di un fondo di solidarietà bilaterale) di istituire un "fondo di solidarietà residuale", cui contribuiscano i datori di lavoro di detti settori e i lavoratori.
Per una immediata operatività di tale fondo, la Legge 147/2013 (Legge di Stabilità 2014), ha fissato una aliquota contributiva di finanziamento, pari allo 0,50%, a decorrere dal 1° gennaio 2014. I fondi di solidarietà residuale possono fornire anche le seguenti prestazioni:
Viene infine sancito che il lavoratore sospeso dall'attività lavorativa e beneficiario di una prestazione di sostegno al reddito in costanza del rapporto di lavoro tramite i sopradescritti fondi, decade dal trattamento qualora rifiuti di essere avviato ad un corso di formazione o di riqualificazione o non lo frequenti regolarmente senza giustificato motivo. In alternativa al nuovo sistema dei fondi di solidarietà, la Legge 221/2012, per raggiungere le medesime finalità e con riferimento a settori dove sia già presente un consolidato sistema di bilateralità (ad esempio il settore dell'artigianato), ha previsto l'adeguamento delle fonti normative ed istitutive dei relativi fondi bilaterali o dei fondi interprofessionali. La Legge 147/2013, per consentire la costituzione dei nuovi fondi o l'adeguamento e la trasformazione di quelli già esistenti, ha eliminato i termini inizialmente previsti dalla Legge 92/2012 e successivamente prorogati dalla L. 99/2013.
L'INPS ha poi fornito dei chiarimenti in merito alle diverse tipologie di Fondo, alle relative modalità di finanziamento e alle norme di autoregolamentazione. In particolare, le prestazioni del Fondo di solidarietà sono finanziate dai seguenti contributi:
Le imprese che rientrano nell'ambito di applicazione del fondo residuale, che abbiano una media occupazionale maggiore di 15 dipendenti, sono tenute a versare i contributi di finanziamento a decorrere dal 1° gennaio 2014. Il contributo ordinario dovuto per le mensilità da gennaio a settembre 2014 dovrà essere versato entro il 16 dicembre 2014; dal mese di ottobre 2014 i contributi andranno versati mensilmente alle consuete scadenze retributive.
Guida alla compilazione comunicazione integrativa Credito 'Zes unica Mezzogiorno'
Tutto pronto per la comunicazione integrativa legata al credito d’imposta Zes unica nel Mezzogiorno. L’istanza va inviata dal 18 novembre al 2 dicembre.
Una piccola guida commentata al modello di comunicazione integrativa dell’Agenzia delle Entrate che attesta l’avvenuta realizzazione entro il termine del 15 novembre 2024 degli investimenti nella Zes unica.
L’aggiornamento, con provvedimento del 4 novembre 2024 dell’Agenzia delle Entrate, si è reso necessario per permettere alle imprese di inserire anche gli investimenti aggiuntivi effettuati rispetto a quanto riportato nella comunicazione di prenotazione dei fondi.
Esempio di ricevuta per erogazioni in denaro da privati o imprese (modello personalizzabile)
Le donazioni (o cd. erogazioni liberali) sono una delle modalità con cui l’Ente del Terzo Settore (Ets) può raccogliere fondi o beni in natura da destinare alle proprie attività di interesse generale. Il Codice del Terzo Settore disciplina all’articolo 83 il regime di detrazioni e deduzioni per coloro che effettuano erogazioni liberali a favore degli Ets. Tali disposizioni, pur essendo ricomprese all’interno della parte del Codice dedicata al nuovo regime fiscale, si applicano già a partire dal 1° gennaio 2018 alle Organizzazioni di Volontariato (Odv), Associazioni di Promozione Sociale (Aps) e Onlus iscritte nei rispettivi registri. Le erogazioni liberali effettuate a favore degli Ets sono detraibili o deducibili dalle imposte sui redditi, con modalità diverse a seconda del soggetto erogatore e dell’ente percipiente.
Statuto Associazione di Promozione Sociale (modello personalizzabile)
Un’Associazione di promozione sociale deve essere costituita da un numero minimo di 7 persone fisiche o di 3 Aps. Se viene meno questo requisito, entro un anno, è possibile reintegrare la base associativa o iscriversi in un’altra sezione del Registro Unico Nazionale del Terzo settore (Runts). Trascorso tale termine, l’Ente viene direttamente cancellato dal Runts.
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