La circolare n. 2/E del 23 gennaio ha fornito i primi indirizzi operativi per un'efficace azione di contrasto all'evasione e all'elusione fiscali, ritenuta, anche alla luce dell'atto di indirizzo alle Agenzie fiscali del vice-ministro all'Economia e alle Finanze, come priorità per l'intero Paese.
L'attività di contrasto all'evasione - si legge nella premessa - sarà un'attività mirata, perché l'evasione non è generalizzata né è uniformemente distribuita a livello territoriale e settoriale.
Di conseguenza, l'accurata selezione delle posizioni da sottoporre a controllo rappresenta la chiave di un'efficace azione.
Preliminarmente, occorrerà effettuare un'approfondita analisi territoriale, che faccia emergere attività per le quali si registrano redditi dichiarati medi scarsamente significativi. Ciò anche attraverso l'individuazione dei settori economici più significativi di ogni zona e, nell'ambito degli stessi, dei soggetti a maggior rischio.
Gli strumenti da utilizzare per condurre una simile attività di contrasto sono principalmente i dati ritraibili da pubblicazioni, le banche dati (interne ed esterne) e la conoscenza diretta del territorio.
Il settore su cui occorrerà concentrare maggiormente l'attenzione è quello dei servizi, laddove è maggiormente diffuso il sommerso. Particolare attenzione sarà poi riposta nel settore immobiliare. Ciò premesso, si passerà a individuare le principali azioni di contrasto nei vari ambiti di intervento operativi.
La cosiddetta attività di intelligence (analisi e ricerca) sarà concentrata su:
Un fronte particolarmente innovativo nell'attività di contrasto all'evasione è poi quello delle indagini tributarie coordinate a livello regionale e interregionale.
A tal fine, si porrà in essere un'azione coordinata, sistematica e tempestiva nei confronti di contribuenti che agiscono a livello regionale o nazionale, superando i problemi di coordinamento tra gli uffici e di contemperamento delle loro esigenze (con riferimento a risorse, tempi e modi di intervento).
Saranno all'uopo individuati appositi funzionari da coinvolgere nelle attività in esame, utilizzabili anche in azioni trasversali sul territorio (anche a livello interregionale).
Relativamente ai soggetti di grandi dimensioni (fatturato superiore ai 25 milioni di euro), è previsto un incremento del numero dei controlli, da effettuarsi a cura delle direzioni regionali, anche previa individuazione dei funzionari di uffici locali.
Oltre alle verifiche generali, dovrà valutarsi la possibilità di effettuare controlli mirati, a seguito di appositi elementi (operazioni straordinarie, utilizzo perdite, rilevanti componenti di reddito).
Viene richiesta, in merito, un'accurata e preventiva selezione dei soggetti.
Un comparto a sé è poi rappresentato dai controlli sul consolidato nazionale, anche in un'ottica di valutazione dei comportamenti dei vari gruppi a fini di ulteriori approfondimenti.
Passando ai soggetti di medie e piccole dimensioni, si prevedono attività di controllo su più fronti:
Riguardo all'accertamento in materia di studi di settore, è previsto che i controlli si concentrino su:
Per la selezione dei soggetti, le direzioni regionali e gli uffici locali si avvarranno degli elenchi già messi a disposizione e delle banche dati (in particolare RADAR).
Il periodo d'imposta da controllare è il 2004, con possibilità di estensione ad altri periodi d'imposta per effettive esigenze di indagine.
I controlli saranno diretti a rilevare il personale presente al momento dell'accesso, le mansioni svolte, la data di inizio e la natura del rapporto contrattuale, il tutto finalizzato a raffrontare i dati acquisiti con quelli risultanti dai libri e dalle scritture obbligatorie.
Nella programmazione, si terrà conto anche dei contribuenti con domicilio fiscale in ambito territoriale diverso. In tal caso, occorrerà il necessario coordinamento tra le strutture interessate.
I controlli si opereranno sugli aspetti più significativi e, comunque, sul contribuente in veste di sostituto d'imposta.
Un altro delicato fronte di intervento riguarda gli accertamenti in materia di imposta di registro. A tal fine sono previsti accertamenti:
In generale, nell'ambito dei controlli sostanziali, le indagini finanziarie dovranno subire un sensibile incremento, volto a supportare i controlli di iniziativa nei confronti delle posizioni ritenute a più alto rischio di evasione e di quelle per le quali sono particolarmente penetranti e incisive.
Vi è poi il fronte degli accessi brevi, che saranno caratterizzati dalle seguenti attività:
Da ultimo, sul fronte dei controlli formali, l'attenzione sarà concentrata sull'agevolazione nel settore agricolo, esercitando all'uopo anche poteri di accesso, e sull'agevolazione per la prima casa, specialmente per i soggetti che hanno usufruito più volte della stessa.
Michele Andriola
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